L'INTERVISTA

Antonio Marino, sindaco di Aquara: il buon cibo è tutta salute

Il primo cittadino ci lascia la sua personale interpretazione di un grande classico della cucina

Di Maria Rosaria Sica

Antonio Marino, direttore generale della Bcc di Aquara e sindaco di Aquara, uomo del territorio e acuto dirigente, ama la cucina e il buon vino, ma quelli esclusivamente prodotti nella sua terra.

La Bcc di Aquara rappresenta ormai un’istituzione, un riferimento per i piccoli e grandi imprenditori. Come siete riusciti a raggiungere questo risultato?

“Aquara non aveva una struttura bancaria. Io ero poco più che ventenne, ma con tanto entusiasmo e tanto attaccamento alla mia terra. Eravamo un gruppo di amici che avevano il desiderio di fare qualcosa. E’ partito tutto da lì, la partecipazione fu generale. I soci fondatori furono 200, tutti agricoltori o artigiani. Ognuno di loro versò circa 150mila lire, con trenta milioni fondammo la nostra banca. Cosa che oggi sarebbe improponibile”.

Da allora di tempo ne è passato. Sono 11, le filiali della Bcc Aquara al momento, presto saranno aperti gli sportelli a Pellezzano ed Agropoli. Avete saputo cogliere le opportunità che l’economia locale vi ha dato.

“Noi siamo una banca a misura d’uomo, ascoltiamo le persone, ne condividiamo i progetti e le idee, valutiamo e analizziamo ogni richiesta con serietà, obiettività e spirito di osservazione. Non ci soffermiamo solo sulle carte e i documenti presentati, andiamo oltre. Ecco perché siamo la Banca di riferimento soprattutto per i piccoli imprenditori e per i giovani. Stiamo crescendo anno dopo anno, abbiamo necessità di crescere, scendendo a Valle anche con le nuove aperture. Oltre 65 persone sono attualmente alle dipendenze della banca e questo è uno degli obiettivi più importanti”.

Quali le iniziative messe in campo per sostenere le produzioni agricole maggiormente portatrici di benessere?

“La Bcc di Aquara sostiene ogni tipo di attività legata all’agricoltura. L’ultima attenzione è dedicata, in particolare, alla coltivazione dei mandorleti e dei melograni sul territorio provinciale. Entrambi frutti della salute per le proprietà benefiche che li contraddistinguono. Sosteniamo gli imprenditori agricoli che intendano coltivare queste due specialità, offrendo loro dei mutui a tasso agevolato per affrontare le spese iniziali. Lo sviluppo delle realtà locali è fondamentale per il benessere generale della realtà economica. In un momento in cui c’è sempre maggiore richiesta di prestiti da parte delle aziende la Bcc è disponibile a garantire loro sostegno, come fa da oltre 40 anni”.

Sindaco e direttore generale, tantissime le ore di lavoro. Ma dove trova il tempo per la sua vita privata?

“Si tratta di due ruoli diversi, entrambi impegnativi e con grandi responsabilità, alle quali non mi sono mai sottratto. Sono una persona entusiasta e piena di energia, riesco a ritagliarmi gli spazi per la famiglia e per gli amici, viviamo in un territorio meraviglioso e tutto ciò che faccio lo faccio con uno sguardo rivolto al futuro e questo mi consente di andare avanti con caparbietà e determinazione”.

Una terra ricca di eccellenze agricole ed enogastronomiche. La qualità alla base di ogni scelta. Quali sono i suoi punti di riferimento in cucina.

“Sono una persona dai gusti semplici, amo tutto ciò che proviene dalle nostre terre. Il buon cibo equivale per ma alla buona salute, le due cose sono interscambiabili. Credo che la giusta alimentazione sia alla base del vivere bene. I miei piatti preferiti sono quelli della tradizione, quelli delle nostre mamme e delle nostre nonne, tra i tanti sono un appassionato dei broccoli “scuppettiati”, di cui vi do la mia personale ricetta”.

E i ristoranti? Quali preferisce?

“Se sono fuori a cena, preferisco scegliere i ristoranti dove cucinano i piatti a base di pesce, quello fresco ovviamente. Nel nostro territorio ce ne sono tantissimi, ho solo l’imbarazzo della scelta”.

 Broccoli “scuppettiati”

Ingredienti per 4 persone

4 fasci di broccoli di rapa
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino piccante
6 cucchiai di olio evo
sale grosso

Per la buona riuscita della ricetta è indispensabile che i broccoli siano particolarmente freschi e teneri e che l’olio, di ottima qualità, sia abbondante. La prima operazione consiste nello scegliere i fiori e le foglie più tenere che andranno lavati per più volte in abbondante acqua, quindi sgocciolati (ma non troppo). In una padella dai bordi alti, versiamo l’olio, l’aglio mondato e privato della parte interna verde, il peperoncino tagliato a pezzi piccoli e lasciamo dorare il tutto. Solleviamo l’aglio dal condimento e versiamo in padella i broccoli ancora grondanti. Saliamo e copriamo con un coperchio, lasciamo andare per circa 10 minuti. A questo punto i broccoli, grazie all’acqua di vegetazione si saranno inteneriti, togliamo il coperchio e facciamo evaporare tutto il liquido. Continuiamo ancora la cottura ancora per qualche minuto girando spesso. Dovremo sentire una sorta di scoppiettio: è proprio questo rumore a dare il nome al piatto.

 

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