Ogni nuovo anno porta con sé le sue tendenze, non soltanto nella moda. Anche in un settore così complesso come il food, ci sono indicazioni che vengono da innovatori e influencer.
Quali sono i trend di questo neonato 2025? In generale, risulta “politicamente corretto” mangiare più vegetali, fare attività fisica e porre attenzione alle pratiche salutistiche. Ecco perché sta spopolando l’alimentazione plant based (che supera il concetto di vegetariano), ci si diverte a realizzare cibi fermentati in casa e si cercano alternative ad alimenti e bevande potenzialmente dannose.
Mangiare plant based
Sono soprattutto i social ad accendere i riflettori su contenuti (e relative ricerche) rispetto all’alimentazione plant based. Etica, più sostenibile, in taluni casi più salutare. Ogni anno cresce il numero di consumatori che sceglie di abbracciare una dieta solo in parte o completamente vegetale. Il web consente di conoscere e poter acquistare una varietà di prodotti che fino a qualche anno fa erano irraggiungibili.
Fermentazione solida e liquida
In libreria spuntano sempre più pubblicazioni dedicate ai cibi fermentati, così come è possibile imbattersi in tanti articoli dedicati a loro. E, chi ama portare un pizzico di scienza in cucina, si diverte moltissimo a mettere in pratica un approccio nuovo alle preparazioni casalinghe.
Ne è un esempio la kombucha, ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato. Questa avviene grazie a una coltura simbiotica di batteri e lieviti, chiamata SCOBY (symbiotic culture of bacteria and yeast), che trasforma il tè in una bevanda probiotica ricca di benefici. Molti alimenti fermentati contengono peptidi bioattivi o altre piccole molecole dall’effetto antiossidante, capaci di migliorare la salute dell’intestino aiutando nella digestione.
Idratazione
Le bevande sportive ed energetiche tradizionali sono sempre più criticate per il contenuto di coloranti e zuccheri, i consumatori sono alla ricerca di alternative realizzate con ingredienti funzionali e naturali, su misura per le esigenze specifiche, prive di stimolanti artificiali. Dunque, se la parola d’ordine è bere molto (in borracce e non in bottigliette di plastica usa e getta), l’impegno è scegliere con cura cosa bere e, magari, preparare da sé frullati o estratti partendo da materie prime fresche.
Alternative alla caffeina
Cresce la voglia di trovare alternative alla caffeina, in modo da fare un carico di energia senza correre il rischio di imbattersi in nervosismo, ansia o disturbi del sonno.
Si rivela perfetto l’utilizzo del guaranà: già usato da tempi antichi come polvere miracolosa dai Guaranì, popolo indigeno del Brasile da cui prende il nome. Ricerche scientifiche ne hanno rivelato i benefici per ridurre l’affaticamento fisico e mentale come superfood stimolante e rinvigorente. Apprezzato da creativi, studenti e professionisti che hanno bisogno di rimanere concentrati per lunghi periodi.