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Giornata Mondiale per la Gastronomia Sostenibile

di Antonella Petitti
Ogni 18 giugno un monito per nuove e vecchie generazioni
Giornata Mondiale per la Gastronomia Sostenibile

Mangiar bene ma sempre in armonia con l’ambiente. È questa la mission alla base della Giornata Mondiale per la Gastronomia Sostenibile, ricorrenza che si celebra ogni anno il 18 giugno.

Un’occasione per riflettere profondamente sull’impatto che la cucina e la ristorazione possono avere sulla natura, in positivo e in negativo. Istituita nel 2016 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite intende dimostrare come gastronomia e sostenibilità debbano andare di pari passo.

Poiché tutte le materie prime che vengono utilizzate provengono dalla natura, è necessaria un’attenta riflessione e una presa di responsabilità nella selezione. Dalla scelta di una filiera corta all’autoproduzione, dal non utilizzo di plastiche alla sensibilizzazione nei confronti di un modello di consumo sostenibile, dal km 0 alla stagionalità.

In effetti anche la gastronomia non può sottrarsi dal contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.

Tutti possono fare molto per raggiungere un livello di sostenibilità anche a tavola, ecco come:

  • Promuovendo energia pulita per attività commerciali, uffici e case.
  • Sensibilizzando l’opinione pubblica sulla gastronomia sostenibile.
  • Prediligendo l’acquisto di cibo biologico.
  • Non sprecando cibo e acqua.
  • Riducendo i rifiuti.

D’altronde troppo spesso si ignora quanto la nostra salute dipenda dalla salubrità del cibo, di conseguenza da quello del Pianeta.

Scegliere di mangiare prodotti locali, ad esempio, non contiene soltanto il desiderio di portare in tavola il territorio, ma anche di far viaggiare le merci meno possibile.

È di moda ultimamente anche il regrowing, ovvero l’utilizzo degli scarti di alcuni ortaggi per dar vita a nuove piante. Basta, in molti casi, mettere nell’acqua la parte inferiore (o superiore) di alcuni prodotti come lattughe, sedano, carote, porri, cipolle, ravanelli, topinambur, dopo aver tagliato la parte commestibile a qualche centimetro.

In pochi giorni cominceranno a spuntare le radici, per farle crescere completamente la pianta andrà poi interrata in un vaso fino a quando sarà il momento giusto per consumarla.

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