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Leggere (bene) le etichette

di Antonella Petitti
Un passaggio necessario per una spesa sostenibile e di qualità
Leggere (bene) le etichette

L’elenco completo delle indicazioni obbligatorie che ogni etichetta di prodotti deve avere può essere consultato all’articolo 9 del Regolamento Europeo relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Lo scopo è fornire un supporto al consumatore finale e aiutarlo a prendere scelte consapevoli in fase d’acquisto.

Ma sappiamo leggere le etichette? Lo facciamo con attenzione?

Secondo i dati della 14ᵃ edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy oltre 4 consumatori su 10 (42%) consultano l’etichetta di tutti o quasi tutti i prodotti che trovano sugli scaffali, mentre il 53% le guarda solo per alcune categorie di prodotti.

Il 6% degli intervistati dichiara di non leggerle mai. In quest’ultimo caso la motivazione sta nella tradizionale frequentazione del prodotto e della marca (38%) e per fretta (uno su 5 dichiara di non avere tempo di soffermarsi) o per mancanza di curiosità residua (il 16% che pensa di saperne abbastanza). C’è anche chi non legge le etichette per mancanza di tempo (19%), mentre il 12% dei 2mila intervistati dice di far fatica a comprendere le informazioni riportate.

Tra i prodotti più controllati ci sono piatti pronti, salumi e formaggi confezionati, scatolame e prodotti freschi. Non mancano anche alcune sorprese, ad esempio il 60% degli acquirenti di passate/polpe e prodotti a base di pomodoro e il 44% di quelli di tè/caffè/tisane legge l’etichetta sul punto vendita. Segno che il consumatore tende sempre meno a scegliere “a occhi chiusi”.

Controllare la data di scadenza, verificare l’origine del prodotto e l’eventuale contenuto di grassi e zuccheri sono tra i principali motivi della lettura. Si fa attenzione anche alla sostenibilità controllando che il prodotto non contenga agenti inquinanti e che rispecchi determinati valori come l’assenza di test sugli animali.

Da qualche anno si è poi diffuso il codice QR che consente di accedere rapidamente a una serie d’informazioni semplicemente inquadrando il codice con lo smartphone. Uno strumento sicuramente apprezzato visto che il 65% degli intervistati dice di conoscerlo e utilizzarlo.

7 consigli per una spesa di qualità (ma attenta al portafoglio) secondo l’esperto e conduttore Vittorio Vaccaro:

1 – Pianificare gli acquisti

Avere una lista della spesa fatta in anticipo sarà d’aiuto non solo ad avere un quadro preciso dei prodotti necessari, ma anche a evitare acquisti compulsivi e il rischio di sprechi alimentari.

2 – Confrontare prezzi e offerte

Attraverso il web e le app che i supermercati mettono a disposizione dei clienti è possibile confrontare in tempo reale prezzi e offerte.

3 – Attenzione agli allergeni

Per evitare brutte sorprese conviene sempre controllare la presenza di allergeni comuni, come glutine, lattosio, uova, arachidi e altri che a volte possono nascondersi anche nei prodotti più impensabili.

4 – Acquistare prodotti sfusi

Permettono di acquistare l’esatta quantità necessaria e, eliminando il packaging, di risparmiare qualcosa. Tra i prodotti acquistabili frutta, verdura, cereali, frutta secca e, ultimamente, diversi supermercati offrono questa possibilità anche per i surgelati.

5 – Fissare un budget di spesa

Rispettare il limite di spesa che ci si è imposti è un ottimo modo di “difendere” le proprie finanze.

6 – Favorire i prodotti di stagione

Frutta e verdura di stagione sono più fresche e meno costose. Meglio ancora se si tratta di prodotti a chilometro zero, una scelta sostenibile che supporta i produttori locali.

7 – Verificare sempre la scadenza

Controllare sull’etichetta la data di scadenza di un prodotto ci aiuta ad evitare sprechi alimentari. In alcuni casi meglio puntare su alimenti a lunga conservazione. Se invece si intende consumare subito un prodotto si possono sfruttare le offerte che molti supermercati propongono sul cibo prossimo alla scadenza

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