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Pasta e fave

di Antonella Petitti
Un piatto antico e rustico che merita più spazio
Pasta e fave

La fava è una pianta molto resistente a parassiti e patologie, la quale richiede poca acqua e impegno. Estremamente sostenibile, dunque, oltre che una fonte straordinaria di proprietà nutrizionali. Le fave sono tra i legumi più ricchi di proteine, ma anche fonte di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico.

Bisognerebbe portarle più frequentemente in tavola, seppure ormai le ritroviamo quasi sempre soltanto fresche durante la loro stagione (la primavera). Ma un buon piatto di pasta e fave era un tempo un grande classico della cucina contadina.

Come realizzare pasta e fave

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di fave fresche sgranate
  • 350 g di pasta (perfetti i tubettini o i ditaloni rigati)
  • 150 g di guanciale o pancetta
  • cipolla bianca q.b.
  • olio evo e pepe nero q.b.
  • brodo vegetale q.b.
  • formaggio grattugiato q.b.

Preparazione

Lasciate imbiondire in padella il guanciale, la cipolla tagliata finemente e un filo d’olio evo. Dopo qualche minuto, aggiungete le fave e un po’ di brodo, lasciate cuocere per circa una mezz’oretta.

La cottura dipenderà anche dalla loro grandezza. Aggiungete il brodo fino a cottura ultimata. Cuocere a parte la pasta al dente, scolarla e unirla alle fave. Mantecare con del formaggio grattugiato e servire, se di gradimento aggiungete del pepe nero a mulinello.

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