Sulle 58 prestazioni sanitarie urgenti che è possibile effettuare nelle strutture dell’Azienda Ruggi, ben 24 sforano i tempi massimi previsti dalle norme. Il nuovo anno, dunque, fa scattare l’ennesimo allarme sulle attese per le prestazioni di “priorità U”, ovvero quelle assegnate a utenti in condizioni serie e che, dunque, hanno necessità di accertamenti ed esami entro tre giorni dalla prescrizione. Ma negli ospedali dell’Azienda Universitaria guidata dal manager Vincenzo D’Amato per quasi la metà delle prestazioni quest’obiettivo, nel mese di gennaio, non potrà essere raggiunto. Una situazione che, invece, resta nebulosa per quanto riguarda l’Asl: l’ultimo bollettino sulle liste d’attesa pubblicato dall’Azienda Sanitaria di via Nizza guidata dal dg Gennaro Sosto, infatti, risale al secondo trimestre del 2023.
I ritardi del “Ruggi”
Come detto, dunque, ben 24 delle prestazioni di specialistica ambulatoriale sulle 58 totali indicate dal Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa erogate dal “Ruggi”, nell’aggiornamento relativo a gennaio 2024, sono “rosse”, ovvero hanno dei tempi d’attesa superiori rispetto alle 72 ore massime previste in cui essere sottoposti agli accertamenti. Alcuni casi sono davvero “limite”: per una Elettromiografia Semplice (Emg) sia per arto inferiore che superiore, infatti, la prima data utile prevista è il prossimo 21 agosto. Ben 232 giorni, oltre 75 volte il limite previsto. Ma gli sforamenti “monstre” dei tempi d’attesa sono diversi: quasi tre mesi – per la precisione 83 giorni – sono necessari per essere sottoposti a una Colonscopia totale con endoscopio flessibile o a una Rettosigmoidoscopia con endoscopio flessibile visto che la prima data utile per la prestazione urgente è il 25 marzo.