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Vacanza in agriturismo

di Antonella Petitti
Strutture sempre più giovani e piene di attività parallele alla ristorazione
Vacanza in agriturismo

Il 25% dei titolari di agriturismo ha meno di 35 anni, ovvero una struttura su quattro è gestita da un giovane. A svelarlo è una recente indagine firmata da agriturismo.com e AgrieTour, la quale ha preso in considerazione un campione di mille attività sul territorio nazionale. Un’ottima notizia, considerando che la presenza degli stranieri è in continua crescita e che, nella maggior parte dei casi, non passano attraverso i tour operator.Si tratta di un passaggio generazionale che può cambiare le sorti di questa tipologia di accoglienza, apprezzata anche dagli italiani. Il vero punto di forza, accanto ad una ristorazione legata alla produzione in loco, sono i servizi aggiuntivi. Ai primi posti dei servizi richiesti ci sono: corsi di cucina, escursioni (a piedi o in bicicletta), fattoria didattica ed equitazione. Inoltre, a catalizzare l’attenzione è anche l’attenzione degli agriturismi verso soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, realtà che coinvolge oltre il 70% delle strutture.

Chi è l’agriturista?

A scegliere gli agriturismi, in genere, sono persone che privilegiano mezzi di trasporto propri (automobile 88,5%) e portate al fai da te, alla disintermediazione (il 75% degli ospiti ha prenotato il soggiorno contattando direttamente l’agriturismo). Tra i motivi della scelta vi è senz’altro il territorio da visitare, prima su tutte c’è la ricerca di relax e benessere, seguita dalla presenza di città d’arte e attrattori culturali, in particolare per i turisti stranieri, e dall’enogastronomia locale. Gli interessi degli agrituristi sono legati a gastronomia e prodotti agricoli, ma in aumento sono anche la richiesta di esperienze di turismo rurale e sostenibile e di attività all’aperto e a contatto con la natura.

Perché si sceglie un agriturismo?

Pare siano 8 i fattori che depongono a fare degli agriturismi. Al primo posto vi è l’esigenza di scappare in un luogo tranquillo, ma anche abitato, non deserto ed isolato. Segue il buon cibo, la buona cucina e la convivialità, la scoperta dei luoghi e delle bellezze di un territorio, ma anche il richiamo degli spazi aperti, la voglia di libertà dal chiuso degli spazi cittadini e la possibilità di trascorrere del tempo con gli agricoltori e le loro famiglie.

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