La Cavese a fine girone di andata ha 18 punti in diciannove partite giocate, ha avuto il suo periodo migliore tra ottobre e metà novembre sotto l’aspetto dei risultati, ma nelle ultime sei gare disputate ha riportato solo tre punti, frutto di tre pareggi con tre sconfitte. Alla prossima gara contro il Sorrento, previsto il 3 gennaio a Cava, i metelliani avranno bisogno di ricominciare a vincere per potersi allontanare dalla zona pericolosa.
In questo periodo recente la Cavese ha avuto un calo, vero, ma non si può nemmeno dire che sia stata fortunata con gli arbitri nella prima metà della stagione: alla prima giornata contro il Sorrento ci fu l’annullamento del gol di Sorrentino apparso regolare, e alla seconda contro il Catania una rete venne annullata a Fella e non ci fu l’espulsione di Celli per una manata al volto di un giocatore aquilotto, per non parlare di un gol non concesso a Guida contro l’Atalanta Under 23. E in più, l’arbitro Totaro della sezione di Lecce, quello che ha diretto la controversa gara degli aquilotti persa a Cosenza, è stato messo nel mirino dei metelliani, anche dei tifosi, per non aver concesso a Sorrentino un gol che pareva buono (non sembrava esserci fallo da parte di Amerighi sul suo marcatore), per non aver assegnato né rigore né punizione dal limite a favore di Guida per un dubbio fallo di Dametto, e per aver sorvolato anche su una presunta scorrettezza a danno di Sorrentino in area cosentina quando il risultato era di 2-1 per i calabresi. Inoltre, le gare contro Trapani e Benevento, che i biancoblù hanno perso solo nei minuti finali dopo aver giocato bene, sono state un ulteriore esempio di come gli episodi abbiano spostato tutto.

