Le segnalazioni, negli ultimi giorni e anche nel weekend appena andate in archivio, sono arrivate da un po’ tutti i quartieri della zona orientale: Pastena in primis, ma anche Mercatello e Torrione. È lì che da un po’ di tempo a questa parte si stanno aggirando due giovani, vestiti in maniera distinta: al collo hanno un cartellino di riconoscimento – chissà se vero o fasullo – di una nota società elettrica. Bussano direttamente alle porte di abitazioni “selezionate”: il campanello, infatti, suona soltanto dove vivono persone più avanti con l’età. Anziani che si ritrovano “travolti” dalle loro richieste di fornire dati personali. Una situazione che sta preoccupando molti e che più che la “solita” truffa sembra nascondere un meccanismo tutto particolare che porta i due giovani a siglare contratti non voluti proprio per la fornitura d’elettricità.
Il modus operandi, come detto, è chiaro: dopo la “bussata”, infatti, i due cercano in ogni modo di introdursi all’interno dell’abitazione. Non si allontanano, non iniziano a fare “sopralluoghi” all’interno dell’abitazione alla ricerca di qualcosa di prezioso da portare via. Immediatamente, infatti, i due richiedono di visionare il contatore dell’energia elettrica o, in alternativa, l’ultima bolletta. Chiedono con insistenza, infatti, il codice di riconoscimento dell’utenza. Segnalando qualcosa che, in diverse occasioni, ha colpito gli anziani con cui sono entrati in contatto: «Signora, mi dia il codice: lo sa che se non me lo dà, il conto della prossima bolletta arriverà alle stelle?», la domanda-suggerimento che ha fatto breccia in diversi salernitani “over” residenti nella zona orientale della città. Con buona probabilità, dunque, quei codici sono necessari ai due giovani per stipulare – all’insaputa degli utenti – dei nuovi contratti per la fornitura di energia elettrica. Molti anziani “contattati” dai due operatori della società energetica hanno segnalato quant’accaduto ai loro familiari che, proprio in queste ore, stanno avviando le verifiche per comprendere se davvero questo “movimento” sia servito per cambiare contratto e fornitore del servizio d’energia elettrica.
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