Due fenomeni concomitanti avrebbero determinato il crollo del muro di contenimento di Lungomare Tafuri, quello del pattinodromo di Torrione, rendendo necessaria anche la chiusura del parco giochi: l’erosione della costa determinata soprattutto dal moto ondoso e lo sciame sismico dello scorso ottobre con epicentro nell’Avellinese. È quanto mettono nero su bianco i tecnici del Comune di Salerno dopo aver effettuato un sopralluogo per valutare i lavori di messa in sicurezza necessari e la stima dell’intervento. Insomma, con la buona pace di quanti – a partire dalla società sportive ormai da anni denunciavano i pericoli di infiltrazioni e di crolli nell’impianto di Torrione – emerge come le scosse di qualche mese fa che non hanno fatto registrare alcun danno altrove, evidentemente, a Torrione hanno avuto un impatto maggiore.
Come si spiega in una determina, infatti, «il settore Manutenzione del patrimonio comunale con i tecnici del settore Opere e Lavori pubblici hanno eseguito un sopralluogo tecnico-conoscitivo sull’arenile allo scopo di constatare e quantificare i danni conseguenti al cedimento di una porzione del muro di sostegno a contenimento del pattinodromo comunale “Tullio D’Aragona”, quest’ultimo posto su via Lungomare Clemente Tafuri, lato mare, ad una altezza compresa tra il Gand Hotel Salerno e il rilevato roccioso su cui sorge il Forte La Carnale nonché sull’area adiacente alla piscina “Simone Vitale” e al parco giochi comunale di Torrione, con lo scopo di accertare lo stato di conservazione e la stabilità del muro di contenimento lato mare, e hanno redatto una relazione» dalla quale «sono emerse le cause dei fenomeni concomitanti – presumibilmente dovuti all’azione di erosione e scalzamento del mare, all’azione meccanica del moto ondoso, ai moti di filtrazione e dilavamento delle maree e delle acque meteoriche – nonché agli effetti recenti degli eventi sismici verificatisi nell’ottobre 2025».

