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Processo Sarastra, il Comune si costituisce contro il sindaco Aliberti

Giudizio d'appello previsto il 29 gennaio prossimo
Processo Sarastra, il Comune si costituisce contro il sindaco Aliberti

SCAFATI – È il Comune di Scafati ad aprire il nuovo fronte del processo “Sarastra”: Palazzo Mayer, con una delibera di giunta proposta dall’assessore al Bilancio, Diego Chirico, ha deciso di costituirsi di nuovo come parte civile nel giudizio d’appello che si terrà il 29 gennaio a Salerno. Una scelta – già fatta in primo grado – dal peso politico, amministrativo e istituzionale, considerata la portata del procedimento e il fatto che tra gli imputati figura proprio il sindaco in carica, Pasquale Aliberti. La giunta – con Aliberti assente della formalizzazione della decisione – ha voluto così segnare una linea netta: il Comune ritiene di aver subito un danno d’immagine e intende far valere la propria posizione nel processo.
In Appello torneranno quasi tutti gli assolti in primo grado a Nocera Inferiore il 13 novembre 2024, quando la Corte aveva ritenuto insussistenti le accuse avanzate dalla Procura Antimafia di Salerno. La Dda – con il pm Rocco Alfano titolare del fascicolo – aveva chiesto 39 anni di reclusione per il presunto voto di scambio politico-mafioso legato alle consultazioni amministrative del 2013 e alle regionali del 2015. La Procura non si è arresa e ha messo nero su bianco, in un appello di 36 pagine, le motivazioni per cui la sentenza andrebbe ribaltata.
Nel processo bis saranno di nuovo alla sbarra Pasquale Aliberti, il fratello Nello Maurizio Aliberti, la moglie del sindaco, l’ex consigliera regionale Monica Paolino, e poi l’ex consigliere comunale Roberto Barchiesi, l’ex staffista municipale Giovanni Cozzolino e l’ex vice presidente della municipalizzata Acse, Ciro Petrucci. Tutti assolti in primo grado, tutti richiamati ora a rispondere davanti ai giudici di Salerno.
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