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Premio Tartarone, la scusa per ritrovarsi

di Alfredo Boccia
Domani edizione numero nove nel segno del “prof” che sapeva raccontare non solo l’altro calcio
Premio Tartarone, la scusa per ritrovarsi

Può apparire, ma solo ai disattenti, oramai come una sterile ricorrenza il Premio Giornalistico “Zaccaria Tartarone” giunto alla nona edizione in memoria del professore capace di far proprio pure il mestiere di cronista senza nulla tacere. Invece non è solo il ricordo, presente comunque in ogni occasione in cui cultura e sport si incrociano nella quotidianità abbracciando più esperienze come uomini e donne di ogni generazione, della persona ancor oggi capace di far discutere con lo sguardo al futuro migliore senza recriminare per quanto è stato. Piuttosto il Premio continua a seminare per raccogliere frutti rigogliosi in chi verrà, proprio come piaceva al “prof” che amava ascoltare senza dare lezioni. Così il riconoscimento per la prima volta dalla nascita si “spoglia” della sua originaria vocazione sportiva per rendere omaggio alla memoria a Giancarlo Siani, cronista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra ad appena 26 anni.

Il premio, ideato ed organizzato dalla redazione di Paperboy, laboratorio giornalistico sociale dedicato a redattori diversamente abili, sarà assegnato a Pietro Perone, giornalista de “Il Mattino” che, insieme al gruppo di colleghi definito poi “Pool Siani”, ha riscritto la storia del terribile delitto del settembre 1985 ristabilendo la verità sulla vicenda dopo anni di depistaggi e piste confuse.

Appuntamento domani alle ore 10 presso il Centro Sociale di Salerno. Tra i relatori, oltre all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto e al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, anche Gianmario Siani, presidente della Fondazione Siani, che presenterà il libro “Con la schiena dritta – Ediz. Marotta e Cafiero”, un volume double face con i principali scritti di Giancarlo Siani da un lato e dall’altro i ricordi di familiari, amici e scrittori. Presenti anche Giuseppe Scognamiglio, presidente della Cooperativa “Giancarlo Siani”, che da anni anima il progetto “Radio Siani”, web-radio che promuove legalità, anticamorra e denuncia sociale, Carlo Noviello, presidente della Cooperativa “Il Villaggio di Esteban”, che edita Paperboy e Radio Salerno Village, e Umberto Adinolfi, giornalista professionista che dirige il laboratorio insieme a Stefano Masucci.

Per celebrare l’iniziativa, è stata anche ripristinata ed implementata l’opera muraria intitolata “Giornalista Giornalista” realizzata nel 2023 dallo street artist Stefano Santoro (in arte McNenya) in occasione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo proprio al Centro Sociale, dove ha sede la redazione di Paperboy. Insomma non poco. Segno che “prof Zac” ha lasciato il segno molto più di quanto lui stesso, con scanzonata ironia, si tratteggiava nella passione per il giornalismo a cui tanto sacrificava non sempre riconosciuto per quanto davvero meritava.

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