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Fondazione Ebris e Università di Salerno: patto per la ricerca e i giovani talenti

Un'intesa nel solco della Scuola Medica Salernitana ma con lo sguardo rivolto al futuro
Fondazione Ebris e Università di Salerno: patto per la ricerca e i giovani talenti

Un ponte tra la Fondazione EBRIS e l’Università degli Studi di Salerno per dare ai giovani la possibilità di restare, formarsi e contribuire con le proprie competenze al progresso scientifico, senza essere costretti a cercare altrove opportunità di crescita. Si è svolto presso la sede della Fondazione EBRIS l’incontro istituzionale con il nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Virgilio D’Antonio. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione delle istituzioni locali, dei vertici della Fondazione e della comunità scientifica, segna un momento cruciale per rafforzare la collaborazione tra mondo accademico e ricerca applicata, nel segno della tradizione storica della Scuola Medica Salernitana.

All’incontro – introdotto e moderato da Giulio Corrivetti (Vicepresidente CdA Fondazione EBRIS) e con gli interventi di Alessio Fasano (Presidente CdA e Direttore Scientifico Fondazione EBRIS), Riccardo Panella (Coordinatore delle Attività Scientifiche) e Francesco Corrivetti e Matteo de Notaris (Co-responsabili del Laboratorio di Neuroanatomia) – hanno partecipato numerose figure istituzionali, tra cui Vincenzo Napoli (Sindaco e Presidente della Provincia di Salerno), Ermanno Guerra (Presidente Fondazione Scuola Medica Salernitana) e il consigliere regionale Luca Cascone.

Giulio Corrivetti – nell’apertura dei lavori – ha espresso gratitudine e fiducia per la fase storica che si apre: «Una sfida ambiziosa grazie alla quale Salerno può tornare al centro della ricerca internazionale, in particolare nei campi della biomedicina, della neurochirurgia, delle neuroscienze e della medicina preventiva e di precisione. È il momento di unire le risorse e contribuire alla crescita del territorio. Vogliamo ridefinire una traiettoria che unisca la storicità della Scuola Medica Salernitana, la visione di EBRIS e quella dell’Università, per pensare insieme a salute, cervello, intestino, microbioma e macrosistemi. Questa alleanza deve tradursi in crescita di competenze e risorse».

Alessio Fasano ha sottolineato il valore e la responsabilità di una ricerca che guardi alla salute integrata: «Un ponte tra tradizione e innovazione: EBRIS fonda la propria identità sul retaggio storico e culturale dell’antica Scuola Medica Salernitana – la prima istituzione del mondo occidentale per l’insegnamento della medicina – reinterpretandone lo spirito con strumenti e metodi moderni, grazie alla partecipazione del Mass General Brigham for Children, altra anima fondatrice dell’istituto di ricerca salernitano. Progetti come quelli della Fondazione possono fare la differenza per il benessere delle persone, traducendo in terapie e in strumenti di prevenzione i risultati della ricerca sul microbioma, sull’immunità, sulla nutrizione e sulle neuroscienze».

Virgilio D’Antonio – nel suo intervento – ha ribadito la vocazione dell’Università come “cuore pulsante del sapere e della formazione delle nuove generazioni”: «Dobbiamo indurre i nostri giovani a restare, dobbiamo dare opportunità. La nostra missione più importante è offrire ai giovani la possibilità di mettere a frutto le proprie competenze. L’Università è un luogo particolare: passato, presente e futuro dialogano. Siamo custodi della Scuola Medica Salernitana. Al centro c’è l’uomo. La buona scienza si basa sulle persone, con lo sguardo rivolto alle persone». Ha inoltre sottolineato l’importanza della ricerca come scommessa sul futuro e ha citato piani ambiziosi, tra cui quello di rendere l’Università un polo d’eccellenza hi-tech: «Il tema della ricerca è l’ambito in cui scommettiamo sul futuro, siamo un’eccellenza della ricerca, ma ci apprestiamo a entrare in un universo ancora più importante. Insieme alla Fondazione EBRIS possiamo creare un polo della Ricerca medica sul nostro territorio».

Fondata nel 2012 con il contributo della Fondazione Scuola Medica Salernitana e del Mass General Brigham for Children (affiliato alla Harvard Medical School), la Fondazione EBRIS è oggi un centro di eccellenza internazionale nella ricerca biomedica. È attiva in particolare in studi sul microbioma, indagando il rapporto tra nutrizione, equilibrio microbico e insorgenza di malattie autoimmuni, metaboliche e neurologiche – e ospita un avanzato Laboratorio di Neuroanatomia dedicato alla formazione chirurgica e alla neurochirurgia mini-invasiva. EBRIS integra tecnologie d’avanguardia, dai modelli 3D agli organoidi, fino all’intelligenza artificiale e alle analisi multi-omiche, per sviluppare diagnosi e terapie personalizzate. Tra i progetti più rilevanti a livello internazionale, GEMMA, giunto ormai a conclusione, che si fonda su un’analisi multiomica per l’identificazione di biomarcatori predittivi e l’individuazione di strategie personalizzate nella prevenzione e trattamento dell’autismo e OPADE, che combina dati clinici e biologici per creare strumenti predittivi capaci di guidare interventi terapeutici su misura sulla depressione maggiore.

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