«Orazio, cosa stai facendo?». Pochi minuti dopo mezzanotte, una voce squarcia il silenzio di un centro commerciale vuoto. Quella domanda – forte e chiara – arriva da un uomo corazzato. È un carabiniere dell’Api del Nucleo Operativo Radiomobile di Salerno, l’Aliquota di pronto intervento che scende in campo nelle situazioni più difficili, più al limite. Rivolge la richiesta a un giovane: è un 25enne esponente di spicco della criminalità organizzata, latitante e destinatario di una misura cautelare per reati gravi. Il nome lo svela il militare dell’Arma: Orazio ha uno zainetto che probabilmente continene un ordigno e tiene sotto braccio un altro ragazzo, un addetto del centro commerciale. L’ha sequestrato: è il suo modo – estremo – per cercare una via di fuga. Poco prima, infatti, all’interno delle “Cotoniere” di Fratte ha seminato il panico: ha ferito un carabiniere che l’aveva riconosciuto, provando ad allontanarsi insieme a due complici e, una volta vistosi in trappola, prende un ostaggio. Tanto è bastato per far giungere sul posto gli assetti specialistici dei carabinieri: a Fratte, oltre agli uomini (e diverse donne) del Nucleo Operativo Radiomobile e dell’Api, infatti, sono arrivati pure i componenti delle Sos, le Squadre operative di pronto intervento del Reggimento di Napoli. È un’esercitazione. Ma è tutto incredibilmente reale.
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«Il latitante ha un ostaggio»: l’esercitazione dei carabinieri sembra realtà
Nuclei speciali, assalti e trattative: così i militari dell'Arma simulano una crisi

- Pubblicato il 20 Novembre 2025
- Tags: CARABINIERI, esercitazione, salerno
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