Sotto un sole di novembre che sapeva già di primavera, il territorio ha accolto con calore Andrea Volpe. Oltre mille persone hanno gremito ieri mattina Piazza del Popolo a Bellizzi per ascoltare il consigliere regionale uscente, candidato al rinnovo del Consiglio della Campania. Una partecipazione ampia e sentita, segno tangibile di un rapporto costruito negli anni con presenza costante, ascolto e concretezza.
Sul palco, prima di Volpe, sono intervenuti Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi, Michele Tarantino, segretario regionale, e Silvano Del Duca, segretario provinciale. Con loro, una lunga fila di sindaci e amministratori del territorio.
«Avanti Campania, avanti Andrea. Andiamo a vincere» è stato il coro che ha attraversato la piazza. «Andrea è un amministratore che ascolta, che conosce i problemi del territorio e che non ha mai smesso di costruire relazioni vere. In un tempo in cui la fiducia nella politica sembra vacillare, il suo lavoro quotidiano è la risposta più credibile. Il Partito Socialista lo sostiene con convinzione perché la Campania ha bisogno di persone come lui, capaci di unire e non di dividere», ha detto Maraio.
Quando è toccato a Volpe, l’emozione ha preso la parola. «Rivedo tanti amici, volti che non incontravo da anni. Spero di aver onorato la vostra fiducia», ha detto. Poi la riflessione politica: «Troppo spesso in campagna elettorale si promette ciò che non si può mantenere. L’astensionismo nasce anche da questo. Io vi dico: non votate per me, ma andate a votare. Partecipate, informatevi». Un messaggio diretto, accolto da lunghi applausi. Volpe ha ricordato i risultati ottenuti dalla Regione: dai voucher sportivi, strumento di inclusione e sostegno sociale, alle opere infrastrutturali che cambiano il volto del territorio. «Penso all’aeroporto, che presto accoglierà fino a 3 milioni di passeggeri, e ai lavori di messa in sicurezza di Parapoti e Colle Barone, attesi da oltre cinquant’anni».
Non è mancato un tributo ai giovani, protagonisti del progetto Lex Start, laboratorio di cittadinanza attiva nato proprio a Bellizzi: «Credo in loro, nella loro energia e nel loro desiderio di esserci». Infine, il momento più intimo: «Non so se ho fatto tutto bene, ma ci ho messo il cuore». Un lungo applauso ha chiuso un incontro che ha unito politica e sentimento, impegno e identità. Una “rivoluzione gentile” che da Bellizzi prova a parlare a tutta la Campania.

