Il 9 marzo del 2024 diluviava su Salerno. Pioveva così tanto che persino il sintetico del campo Volpe era diventato un acquitrino. Il temporale, però, non cancellò la gioia della Primavera della Salernitana che ottenne un successo fondamentale con la massima formazione giovanile della Virtus Entella. Vinsero 2-1 i granatini, realizzando al minuto 97 il gol decisivo per imporsi sui liguri al termine di una gara rocambolesca. In cui fu il direttore di gara a prendersi la scena: Luigi Catanoso della sezione Aia di Reggio Calabria. Pronti-via, infatti, il fischietto calabrese assegnò agli ospiti un qualcosa che non si vede più così spesso nel calcio moderno: una punizione indiretta, “di seconda” in area di rigore che permise all’Entella di passare in vantaggio. Successivamente, poi, il direttore di gara estrasse il cartellino rosso a un calciatore ospite e concesse ben tre calci di rigore, fra cui quello decisivo – al settimo minuto di recupero del secondo tempo – per il successo della Salernitana. La cronaca rocambolesca di quella gara, adesso, è agli atti delle quasi mille pagine dell’ordinanza firmata dal gip del tribunale reggino, Andrea Iacovelli, che ha svelato la nuova bufera calcioscommesse. Proprio l’arbitro di Salernitana-Entella, infatti, è finito agli arresti domiciliari: è ritenuto il promotore di un’associazione, con ramificazioni anche in Toscana, che nel corso degli ultimi anni ha “aggiustato” gli esiti di alcune partite (per quattro match sono stati ritenuti esistenti i gravi indizi di colpevolezza) del massimo torneo giovanile italiano. Il tutto – come sottolineato dall’attuale procuratore capo di Reggio Calabria e già guida dei magistrati salernitani, Giuseppe Borrelli – a totale insaputa di club e calciatori, ignari delle azioni contro la lealtà sportiva dell’arbitro Catanoso e degli altri componenti dell’associazione e, dunque, parti offese della vicenda.
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