L’Abbac, associazione nazionale extralberghiera, chiede un tavolo urgente con il governo e il parlamento per discutere di questo aumento della cedolare secca al 26% proposto in manovra. “Si tratta di una chiara volontà di attaccare un settore, quello extralberghiero che in questi anni ha garantito importanti flussi turistici, con i suoi posti letto, ricavati in abitazioni e immobili nei centri storici e nelle località interne della Penisola. – dichiara il presidente Abbac e coordinatore osservatorio Otei Agostino Ingenito – Ricordo al Governo che senza le locazioni brevi, e soprattutto gli investimenti privati di cittadini, molte località turistiche non avrebbero potuto accogliere quei flussi turistici di target medio basso ed individuali che, con le tariffe low coast delle compagnie aeree, hanno garantito successo alle nostre destinazioni, garantendo un impatto significativo economico sui territori e nelle casse dei comuni con le imposte di soggiorno che pure il Governo intende aumentare”.
“Non ci risultano in manovra azioni nei confronti del mondo alberghiero. Nel frattempo le destabilizzazioni geopolitiche in corso e le condizioni economiche stanno ridisegnando il turismo dei prossimi mesi con probabile riduzione dei flussi internazionali e decremento di quelli interni. Il Governo ci ripensi e ci convochi per condividere una strategia concreta per il turismo italiano” conclude Agostino Ingenito.