Rischiano il processo le persone finite nel mirino della Procura di Lagonegro nell’ambito dell’inchiesta sul “mondo di Giovanni”, il presunto sistema messo su nel tempo da Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina (sospeso dal prefetto di Salerno, Francesco Esposito) e finito agli arresti domiciliari proprio in seguito al blitz eseguito dalla guardia di finanza lo scorso giugno dopo le indagini condotte sin dal 2023 – in seguito ad alcune denunce – dai baschi verdi del nucleo di polizia economico finanziaria di Salerno e del gruppo di Sapri.
Il prossimo 28 ottobre, infatti, dovranno comparire davanti al gup del tribunale di Lagonegro, Giusy Viterale, i sette imputati per l’udienza preliminare: rischiano il processo, oltre al politico già consigliere regionale di Forza Italia, anche gli imprenditori Antonio La Montagna e Nicola Tortora, entrambi di Acerra, il progettista di Agropoli Michele Galardo, direttore dei lavori di uno degli interventi finiti nel mirino della magistratura. L’avviso di fissazione dell’udienza preliminare è stato ricevuto anche dagli acerrani Gaetano La Montagna e Francesco Di Giovanni e da Carmine Del Verme di Torchiara, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico di Santa Marina (nel pool di difensori, fra gli altri, gli avvocati Felice Lentini, Vincenzo Speranza, Sergio Perongini e Teresanna Nuzzo).