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Scontri al porto di Salerno, i ProPal: «Aggressione senza motivo»

La difesa dei manifestanti: «Utilizzo sconsiderato di manganelli e lacrimogeni. La protesta andrà avanti»
Scontri al porto di Salerno, i ProPal: «Aggressione senza motivo»

Annunciano che la protesta continuerà anche nei prossimi giorni e, soprattutto, respingono le accuse di aver fomentato le tensioni e gli scontri che si sono registrati nella tarda mattinata di venerdì davanti al porto di Salerno. Il giorno dopo la partecipatissima manifestazione per Gaza, per la Palestina e per la Global Sumud Flotilla, il “Global Movement to Gaza” di Salerno punta il dito contro la gestione della manifestazione da parte dei responsabili dell’ordine pubblico. Con un comunicato già dal titolo eloquente (“La protesta non si arresta e non si manganella”) ricostruiscono la giornata di sciopero generale che, a Salerno, è andata avanti dalla mattina fino a metà del pomeriggio con presidi e cortei. «L’Italia intera è scesa in piazza per bloccare tutto come promesso e anche Salerno – sottolinea il Movimento – ha aderito con oltre 4mila manifestati. Erano soprattutto studenti e studentesse, ma anche lavoratori e lavoratrici, e tantissime famiglie con bambini. Tutti hanno chiesto di fermare il genocidio a Gaza». Nella nota, i militanti ricordano che la giornata è iniziata «con un lungo corteo con presidio al porto per bloccare il traffico di armi da e verso Israele e poi un altro corteo che, dal porto, ha attraversato la città diretto alla stazione dove le proteste sono proseguite fino al pomeriggio».
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