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Salernitana-Cavese, la partita dei sindaci

Enzo Napoli e Vincenzo Servalli prima del derby
Salernitana-Cavese, la partita dei sindaci

Enzo Napoli: «Che tutto si svolga all’insegna di lealtà e rispetto reciproco»

Il derby tra Salernitana e Cavese rappresenta da sempre un momento di grande passione sportiva per le nostre comunità. Un evento che affonda le sue radici nella storia del calcio campano e che vede la partecipazione di migliaia di tifosi.

Il derby è molto più di una semplice partita di calcio: è un evento che unisce passione sportiva, tradizione e vicinanza alla propria squadra e alla propria città. Si tratta di un appuntamento molto sentito dalle due tifoserie e da tutta la provincia.

In qualità di Sindaco di Salerno e anche di Presidente della Provincia, rivolgo il mio augurio affinché questo incontro si svolga all’insegna del rispetto reciproco, della lealtà sportiva e della civiltà, dentro e fuori dal campo. Il calcio deve essere una festa, un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza e per celebrare, con orgoglio, i colori delle nostre squadre.

Rivolgo un pensiero particolare alle Forze dell’Ordine, alle autorità sportive e a tutti coloro che lavorano per garantire un clima sereno e sicuro per tutti i partecipanti.

Che sia un derby avvincente, corretto e carico di passione. Siamo vicini alla Salernitana. Viva la Salernitana, viva lo sport, viva la nostra comunità.

Vincenzo Servalli: «Le tifoserie? Mature. Tempo di condividere insieme l’incontro»

È sempre una emozione il derby tra Cavese e Salernitana e domenica prossima, dopo 18 anni, ritorna una delle classiche del calcio. Più che una partita, un tuffo nella storia. Il calcio ci ha abituato che in queste partite non conta la posizione di classifica, per la verità non conta mai, ma il cuore in campo e sono certo che quello aquilotto batterà forte, rinvigorito dalla vittoria netta a Monopoli.

Dispiace che non ci sarà festa sugli spalti e questo è un elemento che prima o poi dobbiamo superare. I tempi e anche le tifoserie sono mature per condividere insieme la tensione, il gioco, le gioie e anche le amarezze, che il campo decreta.

Negli ultimi confronti di andata e ritorno nel campionato di Serie C del 2006/2007, prevalse il più salomonico dei risultati, due pareggi. Per questa domenica, consentitemi, spero in un 2 in schedina (se ci fosse ancora), di punti ne abbiamo più bisogno noi. A parte le battute, quello che conta e vedere i giocatori dare il massimo, poi il campo darà il suo verdetto.

Mi auguro che tutto vada per il verso giusto, le nostre città, peraltro, condividono tanti aspetti del vivere quotidiano, sono accomunate da un unico destino e da un comune senso del futuro.

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