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Salerno, la tecnologia rimanda in tilt le mense

di Eleonora Tedesco
Niente pasti in diversi plessi: la App per la prenotazione fa le bizze. La difesa della Falcone: «Nessuno a digiuno»
Salerno, la tecnologia rimanda in tilt le mense

In qualche caso sono arrivate i genitori – spesso di fretta e furia – per riportarli a casa per il pranzo. Per la gran parte dei bimbi iscritti nelle scuole di Salerno, invece, c’erano comunque pasti a sufficienza. Con l’inizio della nuova settimana e del servizio mensa, sono arrivati anche i primi problemi. Ieri, infatti, in alcune scuole comunali, si è riscontrato un problema nel controllo dei pagamenti del servizio mensa: l’acquisto del pasto quotidiano tramite l’applicazione apposita, infatti, pur essendo stato effettuato, non risultava. In pratica, le famiglie hanno versato la quota dovuta per la mensa ma, almeno ieri, questi pagamenti non risultavano con il rischio di far restare i piccoli a digiuno.
La tecnologia, dunque, ha mandato in tilt – e fatto montare le proteste delle famiglie – il servizio mensa. Alcuni casi di questo “disguido” si sono registrati sicuramente all’Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini ma anche alla scuola Pirro e alla Vicinanza. Alla fine, nonostante fosse stato detto ad alcuni genitori che se non fossero corsi a prenderli o loro figli “sarebbero rimasti a guardare gli altri mangiare”, le maestre e gli operatori del servizio mensa hanno chiuso un occhio e si è riusciti a mettere una pezza all’emergenza imprevista.
Ma non sono mancate comunque le proteste delle famiglie che sono state avvisate del problema soltanto a ora di pranzo. Chi ha potuto, quindi, è corso a prendere il figlio o il nipote ma non per tutti è stato possibile e comunque il disagio c’è stato. «I nostri bambini – assicura l’assessore alla Pubblica istruzione, Gaetana Falcone – non sono rimasti e non resteranno mai a digiuno. Anzi, sono sazi, sazissimi», la rassicurazione arrivata dalla delegata della giunta guidata dal sindaco Vincenzo Napoli. Tra l’altro, nonostante molti genitori non siano riusciti a parlare al telefono con l’ufficio comunale che si occupa della refezione scolastica, le segnalazioni del disservizio in corso sono arrivate comunque all’assessore. «C’è stato un caso di un bambino a cui era stata accreditata il pasto alla mensa nella scuola sbagliata e non mi risulta che la situazione sia stata così grave. D’altronde c’erano di pasti in più e, come spesso accade, la ditta non ha alcuna difficoltà a venire incontro alle scuole. Il nostro lavoro – sottolinea ancora l’assessore Falcone – è sempre costante e attento ed è sempre questa l’amministrazione comunale a compensare le mancanze di fondi ministeriali che, così come sono, non coprirebbero il fabbisogno».
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