Skip to content

L’indifferenza o l’Amore: Scegliete da che parte stare

Ventuno settembre 2025: puntuale, come ogni anno, si presenta la Festa di San Matteo
L’indifferenza o l’Amore: Scegliete da che parte stare

Ventuno settembre 2025: puntuale, come ogni anno, si presenta la Festa di San Matteo. Salernitani e non salernitani, vecchi e giovani, bambini e genitori si sentono attirati dalla bellezza di una festività che, tra Fede e Tradizione, tra il Pontificale e i Fuochi pirotecnici, la Processione ed il forte profumo d’aceto – essenziale per la cottura della Milza (a mevz) – convoca tutti a Salerno.

È bello vedere le persone “schiacciate”, una accanto all’altra, sotto le scale del Duomo che strabuzzano gli occhi, seguendo con lo sguardo il rientro delle statue sulle scale e, quasi preoccupati, aspettano la “paranza” di san Giuseppe, quella più numerosa per via del peso della Statua che, senza remore e tutta d’un fiato, percorre la salita di corsa e senza sosta.

L’Arcivescovo, dopo il rientro della paranza di san Matteo, rivolge il saluto alla città indirizzando i cuori, le tensioni e le attenzioni di tutti verso un unico sguardo di Fede. Infine, ci si muove tutti alla ricerca di un posto comodo per potersi godere i fuochi sul mare che illumineranno tutta la città.

Il ritmo è giusto, il passo è corretto, l’equilibrio è quasi perfetto, ma quest’anno ognuno è chiamato a scendere più in profondità per vivere questa Festa in modo ancora più profondo.

L’Apostolo ed Evangelista chiamato a lasciare il Banco delle imposte (Mt 9, 9-13) viene invitato ad alzarsi, ad assumere una nuova posizione per poter guardare meglio, per capire il significato profondo dell’Amore.

Fabrizio Caramagna in uno dei suoi scritti ci ricorda che: guardare senza interesse è la prima fonte di cecità. Al giovane Matteo viene chiesto di alzarsi perché dalla sua posizione ha assunto uno sguardo di indifferenza che è il vero contrario dell’amore.
È disinteressato al dolore dei suoi concittadini, è disinteressato al grido dei poveri, è disinteressato alla giustizia corrotta ed opprimente dei romani, è disinteressato alla Voce di Dio.

Matteo è cieco e vive con indifferenza ciò che accade intorno a lui.

È chiamato ad alzarsi, ma soprattutto è chiamato a scegliere da che parte stare: indifferenza o Amore. Sceglie Dio, sceglie l’Amore e la parte giusta della storia che gli costerà il lavoro, la casa ed i suoi averi, ma è proprio da quel momento che vivrà con passione ed Amore vero. Il santo Patrono con la sua vita ci ricorda che anche noi siamo chiamati innanzitutto a scegliere da che parte vogliamo stare.

Il 24 settembre 2024, poco più di un anno fa, diversi bambini palestinesi venivano operati senza anestesia perché non potevano raggiungere l’ospedale. Bambini piccoli, anche neonati, venivano mutilati di braccia, manine e piedini in un dolore straziante ed urla non umane.

È passato un anno e la storia si ripete quasi analogamente, ma noi siamo ancora seduti; indifferenti guardiamo telegiornali e disinteressati assistiamo alla barbarie di uomini che, senza nessun diritto e nessun briciolo di giustizia, lasciano che siano ancora una volta i bambini a pagare, ancora una volta i poveri a soffrire, ancora una volta i deboli ad essere schiacciati.

E noi? Siamo chiamati ad alzarci ed avere un altro sguardo, a far sentire la nostra voce, siamo chiamati a scegliere da che parte stare.
Un giorno, ad ognuno di noi, verrà chiesto se siamo stati capaci di scegliere la parte giusta.

Don Tonino Bello – Vescovo e profeta dei nostri tempi, deceduto pochi anni fa – ci ricorda che a lui non interessa sapere Dio chi è, gli basta conoscere da che parte sta. Dio un anno fa era dalla parte di quei bambini, oggi è dalla parte della Pace, quella pace che non si riesce quasi a pronunciare perché così difficile da raggiungere.

21 settembre 2025: siamo chiamati, in questo imperfetto equilibrio tra Fede e Tradizione, a scegliere da che parte stare, a scegliere di non restare indifferenti, a scegliere di alzarci in piedi e guardare con interesse il mondo che ci circonda…

Solo così l’equilibrio, da imperfetto, si trasformerà in significativo.

Buona scelta a tutti… ancora una volta dalla parte giusta.

*Direttore della Pastorale
Giovanile della Diocesi
Salerno-Campagna-Acerno

Leggi anche

La nuova sede dell’Ordine degli Architetti a Napoli Est, mercoledì 24 settembre l’inaugurazione
Nocera Inferiore, successo per la quarta edizione del “Concerto all’alba”
Fendt “Ride The Power Tour” sabato a Capaccio-Paestum