PAGANI – Le chat cifrate intercettate dalle autorità francesi e trasmesse all’Antimafia di Salerno hanno squarciato il velo sul clan Fezza-De Vivo, noto come “cosca del Bronx” di Pagani, attiva nel racket delle estorsioni e nel traffico di droga proveniente dall’estero. Decisivo, in questa imponente operazione, è stato il contributo della piattaforma di messaggistica crittografata Sky Ecc, violata nel 2021 dalla magistratura francese, che ha consentito di ricostruire i meccanismi interni del sodalizio. Le indagini hanno portato giovedì mattina all’esecuzione di 85 arresti (77 in carcere e otto ai domiciliari), emesse su richiesta della Dda) e firmate dal gip Pietro Indinnimeo. Tra i destinatari figurano Daniele Confessore, Giuseppe D’Auria (classe 1992, nipote del boss Peppe “Saccone” Olivieri, ucciso anni fa all’ospedale di Cava de’ Tirreni), Giuseppe De Vivo (38 anni) e Francesco Fezza, accusati di aver importato ingenti quantitativi di droga dalla Spagna e dai Paesi Bassi per rifornire il mercato dell’Agro.
(dg)
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