Il principio è lo stesso, anche se le sentenze sono distinte: sono dunque illegittime due ordinanze di occupazione temporanea non preordinata all’esproprio, emesse da Rete ferroviaria italiana, nell’ambito dell’intervento di ampliamento e prolungamento della linea metropolitana di Salerno fino all’aeroporto Costa d’Amalfi.
A stabilirlo è la Seconda Sezione del Tribunale amministrativo regionale (presidente Gaetana Marena, estensore Michele Di Martino, referendario Roberto Ferrari) che ha accolto i ricorsi presentati da due aziende di Salerno e di Pontecagnano Faiano che, in nome dell’utilità dell’opera pubblica, si erano viste sottratti spazi indispensabili per le loro attività (la prima è un’azienda agricola, l’altra specializzata nella trasformazione della cellulosa, che impiega oltre venti unità lavorative).
A detta dei magistrati del Tar, infatti “la determinazione cui è pervenuta la Rfi spa deve essere stigmatizzata in nome del fondamentale principio di proporzionalità che deve sempre presiedere all’agire amministrativo” tenuto conto che “il principio di proporzionalità, di derivazione europea, impone all’amministrazione di adottare un provvedimento non eccedente quanto è opportuno e necessario per conseguire lo scopo prefissato”.