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Fisioterapia ai morti nell’Agro nocerino, cinque a giudizio

di Salvatore De Napoli
La Procura ipotizza un sistema di frode ai danni dell’Asl Salerno
Fisioterapia ai morti nell’Agro nocerino, cinque a giudizio

NOCERA INFERIORE – Cinque fisioterapisti dell’Agro nocerino sono stati rinviati a giudizio con accuse gravi e inquietanti. Secondo la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, avrebbero truffato l’Asl Salerno certificando falsamente prestazioni sanitarie domiciliari in favore di pazienti già deceduti. In alcuni casi, le terapie risultano effettuate addirittura anni dopo la morte dei pazienti.
L’inchiesta, condotta dal pm Gianluca Caputo, ha portato alla luce una serie di irregolarità che, se confermate, metterebbero in evidenza un sistema fraudolento ben strutturato e organizzato nei minimi dettagli.
P.B., V.G., A.L., S.G. e L.N. – tutti residenti nell’Agro nocerino – avrebbero agito “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso”, certificando trattamenti mai effettuati su pazienti ormai quasi tutti deceduti. L’ipotesi accusatoria parla chiaro: truffa aggravata ai danni dell’Asl Salerno, falsità ideologica e, potenzialmente, altri reati ancora in fase di accertamento. L’aspetto più grave dell’intera vicenda non è solo la truffa economica, ma anche il totale disprezzo per l’etica professionale e per il dolore delle famiglie dei defunti, tanto che questi ultimi risultano tra le parti offese. Simulare prestazioni terapeutiche su chi non è più in vita non è solo un atto illecito, ma rappresenta una profonda offesa al valore della cura e del servizio sanitario.

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