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Carlo Acutis e il “miracolo” di San Mauro La Bruca

di Francesco Romanelli
Il giovane proclamato Santo da Leone XIV frequentava il Santuario e lo fece conoscere nel mondo
Carlo Acutis e il “miracolo” di San Mauro La Bruca

Lo scorso 7 settembre Papa Leone XIV ha canonizzato Carlo Acutis, il giovane che ha dedicato la sua breve esistenza alla diffusione dei miracoli eucaristici, coniugando tecnologia e profonda fede. Tra i luoghi che hanno segnato il suo cammino spirituale, spicca il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca, nel cuore del Cilento, dove si recava in preghiera accompagnato dalla madre, Antonia Salzano, originaria di Centola. Fu don Aniello Adinolfi, parroco della cattedrale di San Pantaleone a Vallo della Lucania e nativo di San Mauro La Bruca, a “scoprire” che Carlo aveva frequentato quel Santuario.

La conferma gli giunse direttamente da Antonia Salzano, che raccontò come lei e il figlio vi si fossero recati più volte durante le vacanze estive a Palinuro. «Carlo partecipava quotidianamente alla messa, praticava l’adorazione eucaristica, e questo luogo aveva per lui un significato speciale. – ha raccontato Antonia Salzano – La nostra famiglia ha radici profonde qui, e Carlo, fin da bambino, raccoglieva testimonianze sui miracoli eucaristici. Non poteva mancare quello avvenuto in questo luogo sacro nella mostra che aveva realizzato prima della sua dipartita».

Il Santuario è noto per un evento straordinario accaduto il 25 luglio 1969, quando ignoti ladri trafugarono una pisside contenente 63 Particole consacrate. Le ostie furono ritrovate il giorno seguente da una bambina, Gerardina Amato, davanti all’ingresso secondario della chiesa. Da allora, le Particole si conservano intatte e incorrotte. In segno di gratitudine, il 25 luglio 2022, Antonia Salzano ha donato al rettore del Santuario, don Marco Polito, un quadro raffigurante Carlo, oggi esposto all’interno della chiesa. A testimonianza del profondo legame tra il giovane santo e San Mauro La Bruca, il 25 giugno 2019 l’allora amministrazione comunale deliberò l’intitolazione di una via a Carlo Acutis, proprio nei pressi del luogo in cui furono ritrovate le Sacre Particole. Alla cerimonia, svoltasi nel mese di luglio dello stesso anno, presero parte anche i genitori del neo santo: Andrea e Antonia.

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