E’ sconsolato e deluso Mimmo Pannullo, titolare dell’impianto di rifornimento di carburante via Salvatore Allende che nella notte tra lunedì e martedì è stato “visitato” da quella che si presume sia una vera e propria banda specializzata nella razzia delle colonnine raccoglitrici di banconote per il self service. Un gruppo di malviventi che ha già mietuto parecchie vittime in provincia di Salerno, dal Cilento alla Piana del Sele, e che agisce sempre con le stesse modalità. Un colpo, dunque, quasi annunciato, tenuto conto che nella zona più a Est di Salerno si erano verificati, nei giorni scorsi, altre identiche situazioni. Al di là del danno subito – che contempla anche la chiusura, fino a quando non sarà riparato, del distributore di benzina e diesel – c’è la consapevolezza che l’area dello stadio Arechi è oramai da tempo abbandonata a se stessa. E probabilmente questa è la realtà che, a conti fatti, fa più male, tenuto conto che gli imprenditori sono lasciati a combattere da soli contro i mulini a vento, quasi fossero dei novelli don Chichotte.
«Non è la prima volta – evidenzia quasi rassegnato Pannullo – che veniamo presi di mira». Un misto di rabbia e rassegnazione che si evince chiaramente dalle parole dell’imprenditore: «Ci sentiamo abbandonati – tuona Pannullo – in quanto la tanto attesa riqualificazione del fronte mare non ha portato altro, negli ultimi vent’anni, che degrado e abbandono». Un atto d’accusa quello di Pannullo, testimoniato e corroborato anche dai fatti. Perché la zona, in determinate ore diventa quasi off limits, dimenticata da tutto e da tutti. «Ci sentiamo vulnerabili – denuncia Pannullo – al punto tale che al calar del sole siamo costretti a effettuare delle ronde per non lasciare da soli i nostri operatori».
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Salerno, la “banda del self” tenta il colpo grosso
di Gaetano de Stefano
I malviventi che sradicano le colonnine per il rifornimento automatico sbarcano in città: danni e rabbia in via Allende

- Pubblicato il 10 Settembre 2025
- Tags: salerno, sos sicurezza
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