Il gip del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, ha disposto l’archiviazione per il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Salerno su corruzione e appalti a Palazzo San Carlo. I reati contestati erano aggravati dal metodo mafioso, poiché gli indagati avrebbero agevolato il clan Fezza/De Vivo.
La contestazione della Dda
Secondo la Procura Antimafia, De Prisco avrebbe favorito l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’amministrazione comunale, esercitando pressioni e intervenendo per influenzare l’aggiudicazione di appalti, in particolare alla società Pedema per servizi di spazzamento.
L’interrogatorio e la difesa
Dopo l’interrogatorio del sindaco e la presentazione di documenti da parte della difesa, composta dagli avvocati Manuel Capuano e Sara Ascione, la Procura ha ritenuto insufficienti gli elementi per proseguire le indagini preliminari.
La decisione della Procura e del gip
La richiesta di archiviazione, avanzata dal Pm Elena Guarino, è stata accolta dal gip Indinnimeo. Nella motivazione si legge: “Nessuna interferenza sull’aggiudicazione dell’appalto alla Pedema, ritenuta vicina al clan”.
Altri sviluppi dell’inchiesta
Per altri 14 indagati è stata fissata l’udienza preliminare il prossimo 14 ottobre davanti al gip Rossi del Tribunale di Salerno. La posizione di un altro indagato è stata stralciata.