Si nascondeva nel Salernitano il minorenne evaso lo scorso giugno dal carcere minorile di Bari. Il giovane era detenuto perché condannato per l’omicidio e la soppressione del cadavere di Gennaro Ramondino, avvenuti a Pianura nel settembre 2024.
La sua latitanza si è conclusa nelle ultime ore, quando la Squadra Mobile di Salerno, con il supporto della Squadra Mobile di Napoli, lo ha rintracciato e arrestato.
La fuga e la cattura del giovane omicida
Il ragazzo, condannato per un delitto che ha scosso l’opinione pubblica, era riuscito a fuggire dal penitenziario minorile di Bari nel giugno scorso. Dopo settimane di ricerche, gli investigatori hanno seguito le tracce che lo hanno condotto fino a Pontecagnano Faiano, dove aveva trovato rifugio.
Il blitz delle forze dell’ordine ha posto fine alla sua fuga, restituendo alla giustizia un pericoloso latitante.
Nei guai anche l’uomo che lo ha ospitato
Accanto al giovane arrestato, è finito nei guai anche Gaetano Lambiase, 33 anni, originario di Salerno. L’uomo aveva offerto ospitalità al killer fuggitivo nella sua abitazione di Pontecagnano Faiano, aiutandolo a sottrarsi alla cattura.
Durante le operazioni, gli agenti hanno rinvenuto anche documenti falsi, motivo per cui Lambiase è stato arrestato con le accuse di favoreggiamento personale e detenzione di documenti di identificazione falsi.
Lambiase ai domiciliari in attesa del giudizio
Il 33enne si trova ora agli arresti domiciliari ed è in attesa del giudizio per direttissima. Intanto, il minorenne evaso è stato trasferito nuovamente sotto custodia, ponendo fine a una fuga che aveva destato grande allarme.