Non ce l’ha fatta Cosimo Palmigiano, l’operaio di 45 anni originario di Ogliastro Cilento, rimasto gravemente ferito nell’esplosione avvenuta lo scorso 8 agosto in una fabbrica di vernici a Cicerale. Dopo dieci giorni di agonia, l’uomo è deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato in condizioni critiche.
Dieci giorni di lotta tra la vita e la morte
Palmigiano aveva riportato ustioni e lesioni gravissime a seguito del violento scoppio che aveva investito il reparto produttivo dello stabilimento. Nonostante gli sforzi dei medici e i tentativi di tenerlo in vita con cure specialistiche, le sue condizioni non sono mai migliorate in maniera significativa.
Lascia la compagna e una bambina di 5 anni
La tragedia lascia nello sconforto la comunità di Ogliastro Cilento e i colleghi di lavoro. Cosimo Palmigiano era molto conosciuto e stimato: lascia la compagna e una bambina di appena 5 anni. Un dolore che si aggiunge alla rabbia e allo sgomento per l’ennesima morte bianca, che riporta in primo piano il tema della sicurezza sul lavoro.
Indagini sulle cause dell’esplosione
Le autorità competenti stanno ancora indagando per chiarire le dinamiche dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. L’esplosione dell’8 agosto aveva provocato momenti di paura e il ferimento di altri operai, fortunatamente non in pericolo di vita.
Lutto e cordoglio
Il decesso di Palmigiano scuote profondamente l’intera area del Cilento. Messaggi di cordoglio e vicinanza sono giunti alla famiglia da istituzioni locali e cittadini, che si preparano a dare l’ultimo saluto all’operaio morto tragicamente mentre svolgeva il proprio lavoro.