Le modalità sono ormai solite, conosciute: la banda, quasi sempre composta da quattro persone con il volto coperto, arriva nei pressi dell’attività commerciale che hanno deciso di svaligiare (magari dopo aver eseguito anche degli appostamenti per comprendere come eseguire il colpo) a bordo di una potente auto, quasi sempre una Audi. Poi il gruppo, dopo essere sceso dall’abitacolo, in pochi minuti scassina la serranda d’ingresso del locale ed entra, cercando di portare via qualcosa di prezioso. Una dinamica ormai nota a Salerno dove, la scorsa notte, la “banda dell’Audi” è tornata a fare capolino. Questa volta, però, i banditi sono stati costretti a scappare e far perdere le loro tracce senza portare via alcun bottino.
È l’estrema sintesi di ciò che è accaduto la scorsa notte, intorno alle 3, all’ombra del Castello d’Arechi dove l’emergenza sicurezza continua e si arricchisce ogni giorno di più di nuovi episodi. Il tentativo di furto – la cosiddetta “spaccata” – si è verificato nel cuore del rione Petrosino, ai danni della farmacia Artemis di via Belvedere. Il gruppo, come detto, ha raggiunto l’area – prossima agli ingressi sia della tangenziale che dell’autostrada, così da avere vita facile ad allontanarsi rapidamente dal luogo del blitz – intorno alle tre: in base a quanto è emerso dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, erano in quattro. In tre sono usciti dall’abitacolo e in pochi minuti hanno scassinato la serranda della farmacia per poi intrufolarsi all’interno dei locali. Il loro tentativo, però, è svanito nel nulla: l’attività commerciale, infatti, è dotata del nebbiogeno, il sistema anti-intrusione che in pochi minuti riempie di fumo i negozi, rendendo impossibile ogni movimento causa visibilità limitatissima. Contemporaneamente, poi, è scattato il dispositivo d’allarme collegato con le forze dell’ordine. Un doppio problema, dunque, per la “banda dell’Audi” che ha deciso di desistere dal portare via soldi o altri beni: i quattro banditi, infatti, si sono rapidamente dileguati, sempre a bordo della potente auto, non prima però di aver tentato di scassinare anche il distributore automatico di farmaci presente all’esterno dell’attività commerciale.
++++ L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO ++++