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Frode sulla carne estera: aziende della provincia di Salerno coinvolte in evasione da oltre 2 milioni

Quattro persone denunciate
Frode sulla carne estera: aziende della provincia di Salerno coinvolte in evasione da oltre 2 milioni

Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza di Popoli Terme (Pescara) hanno scoperto una complessa frode fiscale nel settore della compravendita di carni, che coinvolge direttamente aziende campane, con particolare riferimento a operatori economici della provincia di Salerno.

Carni estere rivendute sottocosto in Campania grazie a false fatturazioni

La frode è emersa durante un controllo a una società dell’Alta Val Pescara, formalmente operante nel commercio delle carni. Grazie all’interposizione di società cartiere, la carne di origine estera veniva commercializzata in Campania, in particolare a Salerno e provincia, a prezzi altamente concorrenziali.

Il meccanismo ha permesso alle imprese campane coinvolte di non versare le imposte dovute, utilizzando false fatture per abbattere i costi reali e aumentare i margini di guadagno in maniera illecita.

Grave danno al mercato salernitano: concorrenza sleale e evasione fiscale

L’indagine ha evidenziato come le imprese salernitane coinvolte abbiano beneficiato indebitamente di un sistema basato su operazioni fittizie, generando forti distorsioni nel mercato locale della carne, dove operatori onesti si sono trovati a competere con prezzi drogati da una grave evasione fiscale.

L’utilizzo delle società fantasma ha consentito di emettere e ricevere fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 2 milioni di euro, con un danno erariale legato all’IVA non versata pari a circa 300mila euro.

Quattro persone denunciate: accertati ricavi non dichiarati per oltre un milione di euro

Al termine dell’attività investigativa, sono state denunciate a vario titolo 4 persone per i reati fiscali contestati. Le Fiamme Gialle hanno inoltre accertato che la società pescarese ha omesso di dichiarare ricavi per oltre 1 milione di euro, aggravando ulteriormente il quadro accusatorio.

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