Partita aperta per il ripescaggio della Salernitana in serie B? Di certo, nonostante i non pochi ostacoli da superare, ed il più in fretta possibile considerato l’incombere della nuova stagione sportiva, il club caro al presidente Danilo Iervolino non getta di certo la spugna. Nonostante le bocciature fin qui accumulate sia in sede di giustizia amministrativa che sportiva. Ma non mancano le nuove mosse-azioni giuridiche per far breccia nel Palazzo del calcio che ha fin qui risposto picche a qualsiasi ipotesi di ampliamento del novero delle società partecipanti al prossimo campionato cadetto relegando la Salernitana in quella Serie C dove è precipitata al termine della doppia sfida play out con la Sampdoria. E proprio sul presente del club ligure si fondano le speranze della Salernitana di poter tornare in B
La diffida
La Salernitana nei giorni scorsi ha affilato le armi. Come? Presentando una dettagliata diffida alla Federazione Italiana Gioco Calcio, alla Lega di Serie B ed alla Lega Pro in cui invita a non ufficializzare il calendario del campionato cadetto come di quello della Terza Serie, cerimonie per stabilire date e gare già fissate rispettivamente per il 30 e 28 luglio prossimi, prima che sia chiarita la condizione finanziaria della Sampdoria in riferimento all’esecuzione o meno da parte del club blucerchiato di quanto previsto nel concordato con il Tribunale di Genova fra cui l’indicazione che i liguri avrebbero dovuto disputare nella stagione alle porte il torneo di Serie A al contrario di quanto si sta verificando. Fino ad ora, comunque, nè la Federazione Italiana Gioco Calcio e neppure La Lega di Serie B e quella Pro hanno dato una risposta alla diffida della Salernitana.
Procura federale
Salernitana che è sempre in attesa di conoscere le risultanze degli accertamenti in corso da parte della giustizia sportiva, dopo un accurato esposto presentato dal club granata di cui è proprietario Danilo Iervolino, in relazione alla regolarità della Sampdoria rispetto alla crisi finanziaria del club ligure che ha portato alla presentazione di un concordato preventivo al Tribunale di Genova, con l’obiettivo di ristrutturare i debiti e trovare un accordo con i creditori. Il Tribunale ha omologato gli accordi di ristrutturazione del debito, permettendo alla società di procedere con il piano di salvataggio, ma più elementi indicherebbero che la Sampdoria ha difficoltà di natura economica con tanto di alcuni adempimenti sottoscritti che non sarebbero stati portati a termine. La Salernitana chiede che ogni cosa sia accertata ed
in caso di manchevolezze la riammissione del club granata al campionato di Serie B proprio al posto dei blucerchiati. Una lotta contro il tempo poiché se il nuovo campionato cadetto dovesse iniziare la Sampdoria potrebbe pagare il conto con la penalizzazione in classifica o l’esclusione dal campionato cadetto. Così alla Salernitana non resterebbe che disputare la C. Ma a giorni la Procura federale farà sapere l’esito delle indagini.
Corte Federale di Appello.
Il prossimo primo agosto intanto per la Salernitana udienza in Corte Federale di Appello per dimostrare come la sospensione dei playout decisa dalla Lega B con il comunicato numero 211 del 18 maggio scorso costituisca una violazione dei regolamenti federali. Un compito tutt’altro che semplice, considerato che la stessa sentenza del Tar Lazio ha sottolineato come la controversia non rientri tra quelle per cui è previsto il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Ma in casa granata si ritiene che la partita per il ripescaggio in B non sia chiusa.