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Agropoli: minicar acquistate con assegni falsi, 4 misure cautelari

Due indagati sono stati trovati in possesso di carte di credito rubate
Agropoli: minicar acquistate con assegni falsi, 4 misure cautelari

I Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della Procura vallese. Le misure riguardano quattro soggetti ritenuti coinvolti in una rete criminale dedita a truffe e frodi informatiche.

Truffe con minicar acquistate con assegni falsi

Le indagini hanno permesso di ricostruire due filoni criminali distinti. Nel primo caso, i quattro indagati sono accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere con base ad Agropoli, finalizzata all’acquisto illecito di minicar (quadricicli).

I mezzi venivano pagati con assegni falsificati, permettendo così agli indagati di appropriarsene indebitamente, a danno dei legittimi venditori.

Arresti domiciliari e obblighi di dimora

L’ordinanza ha disposto:

  • arresti domiciliari per due indagati (uno dei quali già detenuto all’estero per altra causa);
  • obbligo di dimora per altri due soggetti.

L’esecuzione della misura nei confronti del quarto indagato non è stata possibile poiché già ristretto in carcere all’estero.

Truffe anche con carte di credito rubate: spesi oltre 8.000 euro

Il secondo filone d’indagine ha coinvolto due dei quattro indagati, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza per l’utilizzo indebito di carte di credito rubate.

Le carte sono state utilizzate per effettuare pagamenti per un totale di 8.475 euro su terminali POS associati a conti correnti intestati agli indagati stessi.

Riciclaggio dei proventi: denaro trasferito su altri conti

Le somme così ottenute sono state successivamente riciclate, ovvero trasferite su altri conti correnti, anch’essi riconducibili agli stessi soggetti, con lo scopo di ostacolare l’identificazione dell’origine illecita del denaro.

La Procura: operazione frutto di indagini complesse

La Procura di Vallo della Lucania sottolinea che l’operazione è frutto di indagini approfondite, rese possibili dalla collaborazione tra forze dell’ordine e istituti bancari. Le indagini proseguono per verificare se il gruppo abbia colpito anche in altre aree del Cilento o della provincia di Salerno.

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