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Omicidio Vassallo, rivelazione choc di Ridosso: «Mi proposi per sparare al sindaco»

di Salvatore De Napoli
Il verbale dell’ex collaboratore: «Disponibile a ferirlo con un compenso da 50mila euro»
Omicidio Vassallo, rivelazione choc di Ridosso: «Mi proposi per sparare al sindaco»

Un nuovo stralcio d’indagine, tante persone – alcune mai sentite nel corso degli ultimi quindici anni – ascoltate negli ultimi mesi e nuove rivelazioni. È quanto emerge dalle motivazioni dei giudici del tribunale del Riesame di Salerno (presidente Gaetano Sgroia) con cui, lo scorso 23 maggio – in seguito all’annullamento dei provvedimenti con rinvio per una nuova decisione al tribunale della libertà da parte della Cassazione – sono state cancellate le misure cautelari nei confronti del colonnello dell’Arma Fabio Cagnazzo, dell’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e dell’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano (detto “Peppe Odeon”, i principali indagati nell’inchiesta della Procura di Salerno sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato nel settembre del 2010 e la cui morte resta avvolta nel mistero ormai da 15 anni.

Nel dispositivo, viene riportato il verbale di un interrogatorio dello scorso marzo dell’ex collaboratore di giustizia di Scafati, Romolo Ridosso, indagato in questo procedimento: l’uomo ha riferito di essersi offerto per sparare nelle gambe a Vassallo dietro il pagamento di un compenso da 50mila euro.

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