È stato rinvenuto nella tarda mattinata di oggi, in località Limazzo a San Severino di Centola, il corpo privo di vita del 25enne albanese che aveva preso parte, insieme ad altri due complici, a una rapina in abitazione a Foria di Centola. L’uomo era irreperibile da oltre 48 ore, dopo essere rimasto coinvolto in un conflitto a fuoco durante il colpo.
Ricerche serrate tra San Severino e Foria: in campo anche droni e cani molecolari
Le ricerche, coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Sapri, hanno coinvolto mezzi aerei, unità cinofile e numerosi militari sul territorio. Sul posto anche decine di connazionali del giovane e la moglie, entrambi albanesi, che da ore presidiavano l’area con ansia crescente.
La dinamica della sparatoria: resta da chiarire chi ha sparato per primo
Il decesso sarebbe avvenuto per un colpo d’arma da fuoco, che potrebbe essere partito dal fucile del proprietario della villetta presa di mira intorno alle 22 di domenica notte. Nella stessa circostanza è stata trafugata una pistola, che potrebbe essere stata utilizzata durante il conflitto.
Al momento non è chiaro chi abbia aperto il fuoco per primo: i ladri o il proprietario, ora indagato insieme a uno dei complici, attualmente ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli con una ferita da proiettile. Un terzo soggetto risulta ancora irreperibile.
Interviene la magistratura: sarà effettuata l’autopsia
Sul luogo del ritrovamento è intervenuto il magistrato Francesco Rotondo. La salma del 25enne è stata sequestrata e sarà disposta un’autopsia per chiarire le cause esatte della morte e l’eventuale traiettoria del proiettile.
Momenti di tensione: la comunità albanese chiede giustizia
Tensione crescente tra i familiari e gli amici della vittima, che si sono radunati nei pressi del luogo del ritrovamento. Tra pianti e accuse, si è levata la richiesta di “giustizia per il ragazzo”, mentre le forze dell’ordine tentano di mantenere la calma e l’ordine pubblico.