Immobile sotto un arbusto, uno dei giardinieri tenta di trovare almeno uno spicchio d’ombra nella piazza rovente. Non c’è nemmeno un po’ d’ombra a piazza della Libertà (invivibile prima del tramonto) e i pochi turisti camminano spediti verso il lungomare alla ricerca di un po’ di refrigerio. Gli unici a rimanere sotto il sole che picchia fortissimo sull’emiciclo sul mare – dove l’unica ombra si trova sotto i portici del Crescent – sono le varie squadre di operai impegnate per i diversi e numerosi cantieri che sono aperti sullo slargo.
All’ingresso della piazza da Santa Teresa è posizionato un camioncino con attrezzatura da giardino e, infatti, i giardinieri sembra stiano litigando con un bocchettone per l’irrigazione. Più avanti, sul lato, c’è un’altra area recintata con un bagno chimico arancione che spicca con il mare azzurro alle spalle, delle mattonelle “salvate” e impilate dopo uno scavo e una serie di mezzi per le operazioni. Quasi al centro della piazza, invece, un’area è stata delimitata da birilli arancioni e bianchi: gli operai fanno avanti e indietro portando materiali vari da un camion.
A piazza della Libertà non passeggiano biciclette, non ci sono anziani che si fanno compagnia, turisti che immortalano il Golfo né bambini che giocano: sulla piazza deserta ci sono soltanto cantieri e il passaggio di qualche automobilista che va via dal parcheggio del sottopiazza. Cantieri che segnalano come, per l’ennesima volta, per la piazza inaugurata poco meno di quattro anni fa – era il San Matteo del 2021 – occorra un surplus – importante – di manutenzione.