«Sono stato io a seminare il panico in città nella notte fra sabato e domenica». Antonio Adami ha confessato: il 42enne salernitano arrestato martedì dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Salerno – agli ordini del vice questore Elvio Barbati – dopo un blitz in un’abitazione di Matierno, ha confermato di essere stato l’autore dei tentativi di rapina al bar “In Piazza” di Pastena – con annesso colpo di pistola esploso verso il titolare dell’attività – e al distributore di carburante sito sulla tangenziale, in direzione Sud, in cui ha ferito il benzinaio con il calcio della pistola.
Ieri mattina, nel carcere di Fuorni, si è tenuta l’udienza di convalida del fermo e dell’arresto dell’uomo: difeso dall’avvocato Francesco Guerritore, Adami davanti al gip Gerardina Romaniello non ha negato le contestazioni sollevate dalla Procura di Salerno – il fascicolo d’indagine è affidato al pm Ivana Niglio – che lo accusa di tentata rapina, tentato omicidio e porto irregolare di arma da fuoco. Ha parlato, confermando di aver fatto irruzione nel locale della zona orientale intorno alle 2.30 per provare a portare via l’incasso: un tentativo che ha rischiato di finire in tragedia visto che Adami ha esploso un colpo di pistola verso del gestore dell’attività commerciale, sfiorato dal proiettile che si è andato poi ad infrangere contro il bancone del bar. Raccontando quest’episodio, Adami si è difeso e ha riferito al giudice che non aveva alcuna intenzione di uccidere o ferire il gestore dell’attività commerciale ma che, dopo la reazione, ha esploso il colpo di pistola per provarlo ad intimidirlo.