Quando è stato intercettato all’interno di un’abitazione del rione Matierno, Antonio Adami era sul letto: all’arrivo degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Salerno, agli ordini del vicequestore Elvio Barbati, ha tentato di prendere una pistola calibro 765 che aveva nascosto sotto al cuscino. Era pronto a sparare ma è stato bloccato prima che potesse fare fuoco. È il retroscena choc dell’operazione portata a termine nella mattinata di ieri che ha permesso di assicurare alla giustizia il 42enne salernitano, ritenuto l’autore del doppio tentativo di rapina avvenuto nella nottata fra sabato e domenica in città: prima l’assalto al bar “In Piazza”, nel cuore di Pastena, con tanto di colpo esploso all’indirizzo del gestore e poi il blitz armato al distributore di carburante della tangenziale, terminato con il ferimento del benzinaio.

Adami, adesso, è accusato di tentato omicidio e tentata rapina, per lui inoltre è scattato l’arresto in flagranza di reato per il possesso della pistola. Ora sono in corso ulteriori accertamenti sull’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Guerritore: in particolare si cercherà di capire un eventuale e possibile collegamento fra Adami e l’altro episodio di sangue avvenuto negli ultimi giorni in città, l’agguato di giovedì scorso al bar di via Galloppo, nel quartiere Torrione, costato il ferimento a un 47enne salernitano. Saranno eseguiti dagli agenti della sezione scientifica delle comparazioni sull’arma e sulle ogive ritrovate nei luoghi delle sparatorie verificatesi negli ultimi giorni nella quartieri più a Est di Salerno.