Scarcerazione per Mariabarbara Vacchiano e Damiano Noschese. Istanza avanzata ieri mattina alla Corte d’assise dai difensori dei coniugi pontecagnanesi a processo per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Marzia Capezzuti all’esito d’una scia d’indicibili sevizie. I penalisti Giuseppe Russo e Luigi Capaldo hanno chiesto la sostituzione della massima misura cautelare con i più lievi domiciliari, se necessario anche con il braccialetto elettronico, ritenendo non più sussistente il rischio di reiterazione del reato.
Richiesta alla quale si sono opposte la pubblica accusa (pm Licia Vivaldi e Stefania Faiella) e la famiglia della 29enne milanese (avvocati Nicodemo Gentile, Carmela Landi e Saverio Cozza), lamentando un possibile inquinamento probatorio: ritengono che reticenze e omertà stiano condizionando i testimoni in dibattimento.
Il collegio presieduto dal giudice Domenico Diograzia si è riservato.