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Salerno, il centro storico ritorna agli anni Ottanta

di Eleonora Tedesco
Tra rifiuti e B&b abusivi, rispuntano le piazze di spaccio: allarme in via Porta Rateprandi, residenti sul piede di guerra
Salerno, il centro storico ritorna agli anni Ottanta

Parte delle antiche mura che difendevano la cinta urbana, nel primo Rinascimento, Porta Rateprandi (o meglio Porta Nocerina): è stata l’accesso principale da Salerno verso Napoli e la Costa d’Amalfi. Secondo una versione popolare, il nome potrebbe derivare dall’uso della torre per esporre i corpi dei condannati a morte o dall’utilizzo dei sotterranei come rifugio dai ladri.

Oggi, seguendo le indicazioni del navigatore, via Porta Rateprandi viene indicata come percorso per arrivare ai Giardini della Minerva. E lungo questa via stretta e intricata, si può trovare un concentrato di storia della città con la chiesa di Sant’Andrea, la fontana del Vanvitelli, la chiesa di Santa Maria de Lama, le colonne romane e i resti della civiltà longobarda che accompagnano il percorso.

Un concentrato di storia che, invece di essere valorizzato, è abbandonato al degrado e, soprattutto, allo spaccio. Il via vai di pusher e clienti è continuo durante tutta la giornata e, in questa zona, è possibile trovare eroina. Un salto indietro di almeno 40 anni, un ritorno – di fatto – agli anni Ottanta.

Il problema, in realtà sarebbe diffuso in tutto il centro storico e soprattutto nel fine settimana, con referenti differenti a seconda delle necessità e una mappa precisa che parte dal lungomare e risale fino a largo Abate Conforti con varie tappe possibili tra i vicoli di via Trotula de Ruggiero fino a via Tasso.

Si tratta di una situazione che è ben nota ai residenti della zona che, spesso, subiscono anche la presenza non troppo tranquilla degli acquirenti e che, in qualche modo, cercano di mantenere la calma, per non avere problemi. Stando a quanto riferiscono, però, non si tratterebbe si un sistema organizzato con le cosiddette “basi” ma di un meccanismo abbastanza “flessibile” di incontro tra domanda e offerta. Così, tra problemi di degrado e di illegalità, il centro storico sta vivendo una delle peggiori stagioni di abbandono.

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