Parte delle antiche mura che difendevano la cinta urbana, nel primo Rinascimento, Porta Rateprandi (o meglio Porta Nocerina): è stata l’accesso principale da Salerno verso Napoli e la Costa d’Amalfi. Secondo una versione popolare, il nome potrebbe derivare dall’uso della torre per esporre i corpi dei condannati a morte o dall’utilizzo dei sotterranei come rifugio dai ladri.
Oggi, seguendo le indicazioni del navigatore, via Porta Rateprandi viene indicata come percorso per arrivare ai Giardini della Minerva. E lungo questa via stretta e intricata, si può trovare un concentrato di storia della città con la chiesa di Sant’Andrea, la fontana del Vanvitelli, la chiesa di Santa Maria de Lama, le colonne romane e i resti della civiltà longobarda che accompagnano il percorso.
Un concentrato di storia che, invece di essere valorizzato, è abbandonato al degrado e, soprattutto, allo spaccio. Il via vai di pusher e clienti è continuo durante tutta la giornata e, in questa zona, è possibile trovare eroina. Un salto indietro di almeno 40 anni, un ritorno – di fatto – agli anni Ottanta.
Il problema, in realtà sarebbe diffuso in tutto il centro storico e soprattutto nel fine settimana, con referenti differenti a seconda delle necessità e una mappa precisa che parte dal lungomare e risale fino a largo Abate Conforti con varie tappe possibili tra i vicoli di via Trotula de Ruggiero fino a via Tasso.
Si tratta di una situazione che è ben nota ai residenti della zona che, spesso, subiscono anche la presenza non troppo tranquilla degli acquirenti e che, in qualche modo, cercano di mantenere la calma, per non avere problemi. Stando a quanto riferiscono, però, non si tratterebbe si un sistema organizzato con le cosiddette “basi” ma di un meccanismo abbastanza “flessibile” di incontro tra domanda e offerta. Così, tra problemi di degrado e di illegalità, il centro storico sta vivendo una delle peggiori stagioni di abbandono.