Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Scafati ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro nell’ambito di un’indagine sul commercio illecito di gas propano liquido (GPL), avviata per contrastare l’utilizzo di bombole non autorizzate immesse illegalmente nel mercato.
Scoperti quattro depositi abusivi a Scafati, Terzigno e Roccapiemonte
L’indagine ha portato all’individuazione di quattro sedi operative della stessa società, ubicate nei comuni di Scafati, Terzigno e Roccapiemonte, specializzata nello stoccaggio, riempimento e vendita di GPL. Il gas veniva commercializzato violando la normativa vigente, tramite recipienti di proprietà di altri imprenditori operanti su scala nazionale.
Sequestrate 563 bombole e oltre 3.000 litri di GPL
Nel corso delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 563 bombole di GPL, per un volume complessivo superiore a 3.000 litri di prodotto. Il materiale era detenuto illegittimamente all’interno dei locali della società, privo delle dovute autorizzazioni.
Gravi violazioni alle norme di sicurezza e prevenzione antincendio
Oltre alla frode commerciale, l’attività ispettiva ha fatto emergere gravi carenze sul piano della sicurezza: assenza del Documento per la Valutazione dei Rischi (DVR), mancanza di sistemi antincendio e totale inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro, esponendo i lavoratori a pericoli concreti.
Due imprenditori denunciati per frode in commercio e ricettazione
I due soggetti ritenuti responsabili dell’attività illecita sono stati colti in flagranza di reato e denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Le accuse a loro carico sono frode in commercio e ricettazione, reati per cui ora rischiano provvedimenti penali severi.
Sotto la lente anche la tracciabilità delle bombole
L’indagine potrebbe ora allargarsi al fine di ricostruire la filiera della provenienza delle bombole e il coinvolgimento di altri soggetti nell’ambito della distribuzione non autorizzata di GPL.