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Il “mondo di Giovanni Fortunato”: «Tutti sapevano»

di Alessandro Mosca
Mazzette e autorizzazioni, il “sistema” contestato a Fortunato noto agli imprenditori. La Montagna: «Si trova sempre la strada...»
Il “mondo di Giovanni Fortunato”: «Tutti sapevano»

Il “mondo di Giovanni Fortunato”, il presunto “sistema” contestato alla Procura di Lagonegro (Gianluca Grippo il pm titolare del fascicolo) al primo cittadino – ora sospeso dal prefetto Francesco Esposito – di Santa Marina era noto non solo nel Golfo di Policastro. Ma anche altrove. È uno dei tanti retroscena che emerge dalle oltre 120 pagine d’ordinanza firmate dal gip Francesco Guerino Gatto con cui, giovedì scorso, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del dirigente di Forza Italia e dell’imprenditore Antonio La Montagna.

Le varie intercettazioni effettuate nel corso delle indagini – partite dalla denuncia alla polizia giudiziaria di un rivale politico di Fortunato – hanno permesso agli inquirenti di comprendere come il “modus operandi” del sindaco di Santa Marina, in particolare per quanto riguarda gli aspetti urbanistici e delle autorizzazioni, era noto un po’ a tutti coloro hanno provato a fare qualcosa nella località turistica della parte più a sud della provincia di Salerno.

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