Il “mondo di Giovanni Fortunato”, il presunto “sistema” contestato alla Procura di Lagonegro (Gianluca Grippo il pm titolare del fascicolo) al primo cittadino – ora sospeso dal prefetto Francesco Esposito – di Santa Marina era noto non solo nel Golfo di Policastro. Ma anche altrove. È uno dei tanti retroscena che emerge dalle oltre 120 pagine d’ordinanza firmate dal gip Francesco Guerino Gatto con cui, giovedì scorso, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del dirigente di Forza Italia e dell’imprenditore Antonio La Montagna.
Le varie intercettazioni effettuate nel corso delle indagini – partite dalla denuncia alla polizia giudiziaria di un rivale politico di Fortunato – hanno permesso agli inquirenti di comprendere come il “modus operandi” del sindaco di Santa Marina, in particolare per quanto riguarda gli aspetti urbanistici e delle autorizzazioni, era noto un po’ a tutti coloro hanno provato a fare qualcosa nella località turistica della parte più a sud della provincia di Salerno.