Sembra quasi uno scherzo del destino: dopo anni di polemiche, proteste e rimostranze, adesso tocca ai moduli “stile Cina” acquistati nella prima fase dell’emergenza Covid “salvare” l’ospedale Ruggi di Salerno. Sì, perchè si tratta di un’autentica ancora cui l’Azienda Universitaria guidata dal direttore generale Vincenzo D’Amato s’aggrappa per realizzare un ulteriore – e importante – intervento previsto nel presidio di via San Leonardo: nonostante il cantiere in corso per la realizzazione del nuovo presidio sanitario sui suoli ex Finmatica, infatti, nel “vecchio ospedale” sarà rimessa in sesto l’area che ospita la Rianimazione.
La continuità da garantire
Lavori che saranno impattanti e che, per essere realizzati, hanno la necessità di non avere presenza di “ostacoli” come pazienti. E, dunque, per garantire la continuità di una struttura fondamentale dell’assistenza sanitaria, ogni azione dell’Unità operativa guidata dal primario Renato Gammaldi, nei prossimi mesi, sarà momentaneamente trasferita nei moduli Covid.
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