Dieci anni di reclusione. In Appello arriva un considerevole sconto di pena per il 17enne di Pontecagnano Faiano ritenuto colpevole, in concorso con i genitori Mariabarbara Vacchiano e Damiano Noschese (che, però, stanno ancora affrontando il giudizio di primo grado), dell’efferato omicidio di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese ammazzata a marzo del 2022, all’esito di un’infinita scia d’indicibili sevizie, in quella prigione ch’era divenuta per lei la casa popolare al civico 24 di via Verdi.
Le dichiarazioni
Dopo le infervorate arringhe (la discussione s’è protratta per più di quattro ore) dei nuovi difensori del giovanissimo, i penalisti Giuseppe Russo e Luigi Capaldo, le toghe della Corte d’appello presso il Tribunale per i minorenni di Salerno (presidente il giudice Vincenzo Ferrara, a latere l’estensore Anita Mele e Alessandro Brancaccio) hanno deciso di rideterminare la pena inflitta in primo grado al ragazzo, che fu condannato a 16 anni di reclusione. Pure l’imputato ha reso dichiarazioni, professando la propria innocenza: «Non ho fatto nulla», le parole pronunciate in aula dal 17enne. «Sono dispiaciuto per la morte di Marzia, ma non ho fatto nulla, né tantomeno ho messo in mezzo la mia famiglia».
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