Un video denuncia girato con il cellulare, un grido d’allarme lanciato via social per difendere il diritto al riposo e alla legalità. Poi l’aggressione, il coraggio della denuncia e l’intervento dei carabinieri che ha portato a un sequestro di droga. È successo tutto a Scafati, in via Generale Gennaro Niglio, dove una situazione di degrado urbano e “malamovida” si è trasformata in un caso giudiziario con risvolti inquietanti.
Il filmato
Tutto è partito da un cittadino residente nell’area adiacente al liceo “Renato Caccioppoli”, uno dei poli scolastici più importanti della città. L’uomo, esasperato da anni di notti insonni, vandalismi e comportamenti incivili, decide di filmare e pubblicare su Facebook una testimonianza di ciò che accade regolarmente sotto casa sua. Il contenuto denuncia apertamente l’esistenza di situazioni borderline, tra inciviltà e presunto spaccio di sostanze stupefacenti, che avverrebbero soprattutto nelle ore serali. Nel video si vedono ragazzi in moto che impennano a tutta velocità, auto che sgommano rumorosamente, urla e danneggiamenti a beni pubblici e privati. Scene che contrastano con l’immagine positiva che la scuola trasmette durante il giorno, quando è frequentata da centinaia di studenti e rappresenta un presidio culturale della città.
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