Il primo faccia a faccia Salernitana e Frosinone lo hanno avuto dinanzi a una webcam. Le due squadre sono state impegnate nella mattinata di ieri all’incontro voluto dalla Lega B per presentare le iniziative e discutere dell’organizzazione della post-season. Cerimoniale, interviste, presentazione dei nuovi loghi ma anche l’in bocca al lupo del presidente Paolo Bedin e il confronto con il mondo arbitrale rappresentato dal presidente dell’Aia Antonio Zappi e il responsabile della Commissione arbitri nazionale Gianluca Rocchi.

Linee tecniche e utilizzo del Var, oltre al classico appello al buon senso. A recepire il messaggio per la Salernitana il direttore sportivo Marco Valentini, il tecnico Pasquale Marino, il segretario Massimiliano Dibrogni e l’addetto all’arbitro Antonio Iannone. Per la squadra era presente il capitano Gian Marco Ferrari .

Per quindici partite ha dovuto convivere con lo status di diffidato che ha tenuto tutti in apprensione, soprattutto quando all’ex Sassuolo si sono poi aggiunti anche Lochoshvili e Ruggeri mentre Bronn tirava il freno causa infortunio. L’accesso ai playout ha cancellato la pericolosa tagliola. Ora per Ferrari, leader del pacchetto arretrato della Bersagliera, c’è però da fare i conti con la spalla sinistra toccata dura nel finale di gara del “Tombolato” di Cittadella. Un atterraggio sbagliato e il dolore fortissimo, con immediato ingresso in campo dei sanitari. Il ritorno in città cercando di immobilizzare e non stressare l’articolazione.

Troppo importante avere a disposizione il numero 33 nelle due finali salvezza. Si va avanti nel nome della gestione e senza correre rischi, con il centrale che sarà al suo posto, salvo complicazioni. Serve fare gli scongiuri. Anche perché Marino vorrebbe ripartire dall’assetto che ha dato solidità alla sua Salernitana. Cinque gol subiti in sei partite, due clean sheet nelle ultime tre gare.