Il 30 aprile 2025, i militari del Reparto Carabinieri Forestali Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, insieme al Nucleo di Pisciotta, hanno eseguito un sequestro d’urgenza relativo a un’antenna fissa per la telefonia mobile in corso di realizzazione in località Saline, frazione Palinuro.
Il sequestro, convalidato il 12 maggio dal GIP di Vallo della Lucania, riguarda un impianto alto 18 metri, costruito a soli 150 metri dal mare, in un’area di elevato valore paesaggistico e ambientale.
I lavori e l’impatto ambientale: cemento e scavi su area vincolata
Secondo quanto accertato dai militari, i lavori erano già in fase avanzata e comprendevano la realizzazione di un basamento in cemento armato di 4×4 metri, con scavi e movimento terra su un’area complessiva di 64 metri quadrati e un volume di terreno rimosso pari a circa 100 metri cubi.
L’intervento era destinato al successivo montaggio di un palo metallico alto 18 metri, in posizione sopraelevata rispetto alla linea di costa, elemento che ha aggravato l’impatto visivo e ambientale.
L’area risulta essere sottoposta a vincolo paesaggistico ed è situata di fronte a una delle spiagge più iconiche e tutelate del Cilento, descritte dagli enti preposti come di elevatissimo pregio ambientale.
“Alterazione permanente delle bellezze naturali”
A giudizio dell’autorità procedente, condiviso dal GIP, le opere fin qui realizzate hanno comportato un’alterazione permanente del paesaggio, sia per l’uso del cemento, sia per le recinzioni e gli scavi effettuati.