Ventiquattro anni erano, ventiquattro anni rimarranno. Il badante killer di Baronissi, Giuseppe Buono, non ottiene sconti di pena all’esito del secondo grado di giudizio. Decisione della Corte d’assise d’appello di Salerno (presidente il giudice Anita Mele), che ha lasciato inalterato il castigo inflitto al 44enne della Valle dell’Irno, colpevole d’aver ucciso la 91enne Maria Grazia Martino e d’averne quasi ammazzato pure la sorella, l’88enne Adele Martino, nel corso d’una rapina finita malissimo, perpetrata nella casa delle anziane, a San Leonardo di Salerno.
Il ricorso respinto
Il collegio ha bocciato il ricorso dell’uomo, difeso dall’avvocato Assunta Mutalipassi, accogliendo in toto la requisitoria del sostituto procuratore generale, Valleverdina Cassaniello. Non dovrà passare parecchio tempo prima di poter leggere la motivazione della conferma della condanna di primo grado: il dispositivo, letto nella tarda mattinata di ieri, sarà integrato con le ragioni del rigetto entro 15 giorni.
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