I giudici della Corte di Cassazione hanno messo la parola fine sul caso dell’omicidio di Antonio Venditti, avvenuto a Pagani il 6 aprile 2007, respingendo la richiesta di revisione del processo avanzata dai legali di Luigi Fezza, Giuseppe Della Monica e Silvana D’Ambrosi. L’uomo sta scontando una condanna definitiva a 30 anni di carcere per omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso.
L’accusa
Secondo l’accusa, Fezza avrebbe fornito indicazioni ai killer che, a bordo di una moto, uccisero Venditti con dieci colpi d’arma da fuoco mentre era in scooter con la nipotina, in pieno Venerdì Santo, tra le strade affollate di viale Trieste. I sicari indossavano caschi integrali e agivano su mandato di ambienti criminali contrari all’ascesa del giovane nella gestione delle piazze di spaccio cittadine.
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